60 è il numero di rondoni che sono stati consegnati finora al Centro Recupero fauna selvatica della Lipu di Vicchio del Mugello (Firenze), a cui si aggiungono circa 30 segnalazioni di soggetti morti (uno di questi è rimasto infilzato nelle punte di un dissuasore per i piccioni), con un incremento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo rende noto la Lipu di Firenze.
La causa principale è da ricondurre alla anomalia climatica di aprile e maggio: la bassa temperatura e la continuità della giornate piovose non permettono lo sviluppo degli insetti volanti con i quali i rondoni si alimentano, tanto più che con il freddo avrebbero bisogno di nutrirsi di più. Per lo stesso motivo – spiega una nota della Lipu – sono a rischio anche i nuovi nati che tra poco dovrebbero uscire dalle uova e richiederanno di essere nutriti da parte dei genitori con una quantità supplementare di insetti catturati in volo: una coppia necessita fino a 5000 insetti al giorno tra cui mosche e zanzare per nutrire se stessi e i piccoli. In genere vengono trovati a terra perché, stremati per la fame e senza più forze per volare, una volta a terra sono incapaci di riprendere il volo.
I rondoni possano quasi tutta la loro vita in volo, mangiano, bevono, dormono e si accoppiano, si posano solo per la riproduzione che avviene nel nostro paese dopo la migrazione dalle zone sub sahariane. I rondoni, insieme alle rondini e i balestrucci, sono in grande diminuzione tanto che in Europa sono classificati come specie minacciata, la riduzione in Italia è di circa il 40%, la causa è multifattoriale: il cambiamento climatico, l’uso di pesticidi nell’agricoltura intensiva, la riduzione dei siti di nidificazione che tipicamente sono sulle facciate degli edifici. Per questo motivo molti comuni in Italia, il comune di Firenze tra i primi, hanno emanato l’ordinanza salvarondini che tutela i loro nidi, vietandone la distruzione anche al di fuori del periodo di riproduttivo.
“Quest’anno ogni individuo è ancora più prezioso”: per questo Lipu fa appello a rispettare il divieto di distruzione dei nidi sia di rondine che di balestruccio, visibili sotto le falde dei tetti, che quelli dei rondoni quasi invisibili nelle piccole cavità delle pareti e dei sottotetti, e ricorda che i dissuasori anti piccioni devono avere le punte arrotondate come indicato nel Regolamento animali del Comune di Firenze, meglio se di plastica. “In questo maggio così difficile per gli uccelli i cittadini possono dare una mano a salvare i soggetti trovati in difficoltà, portandoli al Centro della Lipu”.