Il suo nome è Rosalind Franklin, in omaggio alla grande scienziata che ha scoperto la doppia elica del Dna, ed è il rover di ExoMars destinato a cercare tracce di vita su Marte. Il laboratorio di Rosalind che analizzerà i campioni prelevati dal suolo marziano – spiega Global Science – è pronto: lo rende noto Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo, nel cui centro di Torino il cuore di ExoMars è stato integrato e testato. Per evitare il rischio di contaminare i campioni con batteri portati dalla Terra, il laboratorio è stato sterilizzato “raggiungendo un livello di pulizia senza eguali nel campo delle applicazioni per lo spazio”, come ha scritto Thales in una nota.
La missione europea ExoMars 2020, nata dalla collaborazione tra Esa e Roscosmos, sarà la prima a inviare sul mondo rosso un rover equipaggiato con un trapano in grado di prelevare campioni del suolo fino a due metri di profondità, dove potrebbero trovarsi tracce di una vita passata che nel sottosuolo è riuscita a sopravvivere alle radiazioni.
Il laboratorio installato nel rover Rosalind studierà la composizione chimica dei campioni prelevati da Marte, grazie alla trivella progettata e costruita in Italia dalla Leonardo. Obiettivo, scovare possibili segni di un’attività biologica nel passato o nel presente del pianeta rosso.