Eurojust, Agenzia europea deputata a coadiuvare le Amministrazioni nazionali nella lotta contro il terrorismo e altre gravi forme di criminalità organizzata, ha dato ampio risalto all’operazione “ORO Giallo”, effettuata nei giorni scorsi dal NAS di Foggia. Eurojust, che ha sede a L’Aia (NL), ha il compito di potenziare il coordinamento e l’efficienza delle diverse Autorità nazionali impegnate nella lotta contro la criminalità organizzata e transnazionale.
L’agenzia, costituita nel 2002, è un centro specializzato a livello giudiziario e l’interlocutore principale nell’adozione di misure efficaci contro la criminalità organizzata transnazionale all’interno del continente europeo. Essa ospita pubblici ministeri, giudici o funzionari di polizia con pari prerogative, provenienti da ogni Stato membro dell’UE. I membri di Eurojust si occupano di assistere le autorità nazionali in ogni fase delle indagini e, inoltre, risolvono questioni giuridiche e problematiche derivanti dalle differenze esistenti tra i sistemi giuridici degli Stati membri dell’Europa
Le indagini foggiane sono iniziate nel 2015, a seguito di un alert inviato dal Ministero della Salute relativo alla vendita di olio d’oliva contraffatto e ad una richiesta a procedere avanzata dall’Ufficio Federale Tedesco per la Protezione dei Consumatori e la Sicurezza Alimentare (BVL). I procedimenti vennero trasferiti dalla Germania alle Autorità Italiane. I Carabinieri del NAS, un’unità specializzata delle Forze di Polizia italiane, iniziarono degli accertamenti in stretto contatto con la Polizia tedesca.
Ogni 15 giorni, l’organizzazione criminale inviava in Germania 23.000 litri di olio adulterato. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno sequestrato oltre 150.000 litri di olio pronto per essere venduto. Annualmente, i criminali compravano un milione di litri di semi d’olio al solo scopo di contraffarlo. Detto olio era acquistato a un costo di circa 1,20 Euro e rivenduto, una volta adulterato, a un valore al dettaglio compreso tra i 10 e i 15 euro.
Il leader dell’organizzazione criminale è considerato uno dei più importanti adulteratori d’olio d’oliva in Italia. I grossisti tedeschi non sono stati considerati membri dell’organizzazione criminale, in quanto non erano parte della sua struttura, ma solo sospettati di aver movimentato prodotti realizzati fraudolentemente.
Solo il coordinamento di Eurojust ha permesso di identificare le attività e le capacità dell’organizzazione criminale, che ha operato a lungo indisturbata, avvantaggiandosi di una legislazione penale non particolarmente severa contro le singole commercializzazioni di olio contraffatto. Detto particolare, rendeva più difficile comprendere la dimensione transnazionale del fenomeno e le insidie poste dai gruppi organizzati nel mercato dei prodotti alimentari.
In tema di contraffazione alimentare, l’operazione condotta dal Nucleo pugliese, a livello Europeo, viene ritenuta una delle più importanti effettuate negli ultimi anni.