Nessun uomo è un’isola, recitava un nota poesia del poeta inglese John Donne, la conferma arriverebbe anche dalla scienza. Secondo alcuni ricercatori francesi e spagnoli, stare da soli fa male alla mente. La solitudine sarebbe associata ai disturbi mentali più comuni, indipendentemente dall’età e dal sesso.
Una percentuale in costante aumento, quella delle persone che vivono da sole, sottolineano i ricercatori dell’Università di Versailles a Sant-Quentin-en-Yvelines e dell’Università di Barcellona, aumentata negli ultimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione, della diminuzione dei matrimoni e della riduzione della fertilità. Precedenti studi avevano studiato il legame tra il vivere da soli e i disturbi mentali, ma erano stati generalmente condotti tra gli anziani e non avevano riguardato i più giovani. Invece in questa nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, i ricercatori hanno utilizzato dati di 20.500 individui di eta’ compresa tra 16 e 64 anni residenti in Inghilterra che avevano partecipato alle indagini sulla morbilità psichiatrica nazionale del 1993, 2000 e 2007.
Si è notato che la prevalenza di persone che vivevano da sole nel 1993, nel 2000 e nel 2007 era stata dell’8,8%, del 9,8% e del 10,7%. In quegli anni, i tassi di un disturbo mentale comune erano del 14,1%, del 16,3% e del 16,4%. Questi percentuali hanno avvalorato la tesi degli analisti, che hanno rapportato un’associazione tra vivere in solitudine e questi disturbi. Inoltre in diversi sottogruppi di persone vivere da soli ha aumentato il rischio di avere disturbi mentali da 1,39 a 2,43 volte.