Sanità: operatori sanitari più sicuri, presentato un portale nazionale per prevenire gli infortuni

L'Inail presenta una piattaforma per la sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari: proseguimento tecnologico dell'opera di prevenzione e consapevolezza
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Nuovo progetto per contrastare il fenomeno degli incidenti sul lavoro in ambito sanitario dall’Inail, che tramite un portale vuole informare e collegare i lavoratori della Sanità. Per realizzare questo l’Inail  ha assegnato a Cluster Chico – start up, primo raggruppamento di imprese pubbliche e private del Lazio impegnate nella sanità – un progetto per realizzare un portale e una app, dedicati ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

Dopo edilizia e agricoltura, uno studio del ministero della Salute – spiega Tommaso De Nicola, vicario della direzione centrale per la prevenzione dell’Inail –, ha messo in evidenza come gli incidenti nei luoghi di lavoro sanitari sono in lento ma costante aumento. Per questo motivo nel progetto nazionale più ampio di prevenzione abbiamo pensato di dedicare un portale proprio ai lavoratori della sanità“.

Un lavoro fatto di rischi da conoscere: chimici e biologici – manipolazione di sostanze pericolose ma anche la più normale puntura da ago–,  ma anche da forte stress – in particolare per il personale infermieristico più a contatto con il pubblico – sono le malattie che il lavoratore può contrarre negli ambienti sanitari.
Una struttura pubblica o privata – ha detto Filippo Leonardi, direttore generale dell’AIOP, l’associazione che raggruppa la sanità privata – gioca la sua reputazione su due campi: la Salute intesa come l’atto medico vero e proprio, e la sicurezza perché un eventuale incidente diventa una tragedia e una contemporanea perdita di fiducia dei pazienti negli operatori. La sicurezza nell’ambito sanitario è fondamentale ma serve una informazione continua e capillare“.

Tre parole d’ordine consapevoli, informati e sicuri che l’Inail aveva in mente quando ha pensato al progetto nazionale di “Safety in healthcare“, per il quale sono arrivate 44 proposte e solo 14 progetti sono stati ammessi al finanziamento di 3 milioni di euro. Per la prevenzione in sanità è stata scelta l’idea di Cluster Chico.
Il nostro progetto è quello di sfruttare la tecnologia – ha affermato Fabio Miraglia, presidente di Cluster Chico – per creare una grande comunità consapevole dell’importanza della prevenzione. Lo scopo è quello di creare luoghi di cura sicuri per tutti“.

La piattaforma sarà strutturata in sezioni dedicate alla consultazione di leggi e norme, archivi statistici e scambio di informazioni tra RLS. Il portale è stato appena presentato ma già hanno aderito un nutrito gruppo di strutture sanitarie. Il 63% sono del Lazio, le altre sono di Toscana, Calabria e in maniera minore di altre regioni.
Il rappresentante della sicurezza viene eletto o designato dai lavoratori – ha spiegato Claudio Amoruso, referente RLS del progetto – ha l’obbligo di frequentare corsi di formazione per 32 ore e aggiornamenti di 8 ore ogni anni. Molto poco se pensiamo alla vastità di un tema come la prevenzione. Il portale permetterà di valutare le competenze e i fattori di rischio con una condivisione molto ampia e continua. Abbiamo pensato strumenti semplici ma efficaci – ha aggiunto Sara Pisano, segretario generale di Cluster Chico –, con una sezione che potrebbe assomigliare a un social dove gli RLS si potranno scambiare in tempo reale informazioni su incidenti ma anche sistemi di prevenzione e buone prassi da adottare in ospedali e cliniche“.

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