Presentata oggi a Roma della XVIII Giornata nazionale del sollievo, in programma domenica. Un’occasione per fare il punto sull’applicazione della Legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore.
Formazione degli operatori per promuovere l’umanizzazione delle cure e assistenza sul territorio “senza dolore”: questi sono i due aspetti fondamentali in materia di cure palliative e terapia del dolore sottolineati dal sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi nel suo intervento. A nove anni “il setting assistenziale delle cure palliative a domicilio è ancora critico nella maggior parte delle regioni, con evidenti disomogeneità regionali e tra i diversi territori di una stessa regione. La sanità – hanno spiegato gli esperti – è ancora a macchia di leopardo: solo in alcuni luoghi si assiste a un servizio avanzato ed efficiente. Manca l’attuazione reale della rete solo in 6-7 regioni il paziente viene seguito in tutte le fasi della malattia“.
La Giornata è promossa dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti e patrocinata dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e dalla Camera dei Deputati, ma si avvale del contributo di farmacie, strutture del Servizio sanitario nazionale, studenti e volontari.
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha inviato un messaggio per augurare il pieno successo della Giornata nazionale del sollievo, ricordando come “la legge 38 del 2010 sia stata un vero cambiamento di paradigma nell’approccio medico, una grande conquista culturale e di civiltà. Un passo in avanti enorme nella medicina per la persona e nell’umanizzazione delle cure“. Ma, ha ammonito, “molto resta da fare anche in termini di consapevolezza da parte delle istituzioni sanitarie e dei decisori chiamati a vigilare sull’attuazione della legge a vantaggio di quei pazienti anche pediatrici che hanno diritto a non soffrire per la malattia“. “La malattia del dolore riguarda in vario modo sei milioni di pazienti, è indispensabile avere sempre più medici e operatori preparati a trattare a ogni livello quella che viene riconosciuta ormai come una patologia. È indispensabile – ha dichiarato il ministro – assicurare dignità ad ogni malato, in ogni momento del suo percorso nella malattia, anche quando non può più guarire“. La giornata è stata istituita il 24 maggio 2001, con direttiva del presidente del Consiglio su proposta di Umberto Veronesi, al quale la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti suggerì l’idea, per “promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale“.
La Giornata del Sollievo ha una connotazione affermativa e propositiva: non è contro il dolore o la sofferenza ma a favore del sollievo. Il sollievo è sempre possibile, in tutte le fasi della malattia, sottolineano i promotori. Un sollievo che può essere raggiunto grazie a nuovi e sempre più efficaci farmaci e terapie, ma anche attraverso l’ umanizzazione delle cure in medicina, processo che deve essere insegnato agli operatori sanitari durante il percorso di formazione. La Fondazione Ghirotti – intitolata al giornalista de “la Stampa”, che ammalatosi di linfoma di Hodgkin, comunicò la sua esperienza di “malato tra i malati” in corrispondenze e inchieste televisive – è da 44 anni a fianco della persona malata di tumore e dei suoi familiari, offrendo orientamento, aiuto e supporto psicologico. Un impegno sociale attualmente concretizzato nell’assistenza psicologica ospedaliera, la formazione di volontari che operano in hospice e con un Centro di ascolto che, da quasi vent’anni offre un servizio telefonico gratuito di sostegno. Il numero 06 8464164 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18. Per questa XVIII edizione sono previsti 160 iniziative ed eventi in 14 regioni per iniziativa della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.