“I nostri diritti riproduttivi sono stati cancellati. Finché le donne non avranno il controllo sui loro corpi non possiamo rischiare la gravidanza. Unitevi a me e non fate sesso finché non riavremo l’autonomia del corpo“: l’attrice e attivista del movimento #Metoo Alyssa Milano ha lanciato su Twitter, con l’hastag #SexStrike diventato subito virale, lo sciopero del sesso per protestare contro la nuova legge restrittiva sull’aborto in Georgia. Una legge controversa e discussa perché vieta l’interruzione di gravidanza non appena viene individuato il battito cardiaco del feto, ovvero dopo circa sei settimane dall’inizio della gravidanza. Considerando che molte donne non si accorgono di essere incinte se non dopo nove settimane, si tratta di una vera e propria proibizione dell’aborto.
La proposta dell’attrice ha ricevuto in poche ore oltre 35 mila like ed è stata ritwittata oltre 12 mila volte. A sostegno anche la collega Bette Midler. Ma l’iniziativa, come è ovvio, ha suscitato anche reazioni critiche. C’e’ infatti chi critica l’idea che le donne facciano sesso solo per dare piacere agli uomini. “Apprezzo l’intento, ma #sexstrike è una idea sessista“, ha commentato una utente, sottolineando che in questo modo “si nega il piacere delle donne“.
Intanto lo star system minaccia di boicottare la produzione cinematografica e televisiva in Georgia, un settore da 100 mila posti di lavoro e 2,7 miliardi di dollari di ricavi: 50 attori di Hollywood, tra cui Milano, Amy Schumer, Christina Applegate, Alec Baldwin e Sean Penn, hanno annunciato che non lavoreranno più in quello Stato. Stessa decisione è stata presa da tre società indipendenti.