SLA, insulti ed auguri di morte a Paolo Palumbo: la battaglia per portare in Italia una terapia sperimentale

La denuncia del fratello di Paolo Palumbo: il malato di SLA più giovane d'Europa insultato on-line mentre raccoglie fondi per una cura sperimentale
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Paolo Palumbo ha una speranza, una cura sperimentale in Israele, che sta perseguendo con una raccolta fondi on line che grazie anche alle donazioni di tante persone, e di alcuni vip ha superato i 95 mila euro. Ma allo chef di Oristano malato di SLA, oltre alla solidarietà, arrivano via social anche offese e minacce.

E’ quanto denuncia il fratello Rosario sulla pagina Facebook “Finalmente abili” pubblicando alcuni screenshot delle crudeltà indirizzate a Paolo: Tanto muori come morirà mio padre“, si legge in uno dei messaggi scambiati su Whatsapp. “Abbiamo saputo che ci sono delle chat private in cui dei gruppi di persone si divertono ad insultare l’operato di Paolo e si mettono d’accordo per trovare il modo di demolire agli occhi degli altri ogni sua azione“, denuncia, arrabbiato, Rosario Palumbo. “E’ giusto che questa gente sappia che ogni atto diffamatorio documentato avrà le conseguenze che merita, perché la legge è uguale per tutti e la cattiveria gratuita ai danni di un giovane nelle sue condizioni non può essere giustificata“.Non pubblicheremo i loro nomi di costoro come invece stanno facendo loro con noi, sabotando una campagna di raccolta fondi che si è sempre basata sulla trasparenza e con un obiettivo nobile: sarebbe vergognoso“, aggiunge.

Paolo a 21 anni è il malato di SLA più giovane d’Europa e punta a raccogliere 900 mila euro per affrontare le spese necessaria a sottoporsi alla terapia sperimentale “Brainstorm” nell’ospedale di Hadassa. “L’obiettivo di Paolo, fin dall’inizio del suo sciopero della fame“, spiega il fratello, ricordando la protesta che ha portato il ragazzo alla ribalta nazionale, “è sempre stato quello di portare questa terapia sperimentale in Italia, affinché per lo meno i suoi costi si dimezzino. Infatti, è grazie a lui se è attualmente in discussione l’attuazione del protocollo d’urgenza da parte del ministero della salute per portare la terapia nel nostro paese in tempi brevi“.

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