Terremoto dello Stretto nel 1908 e la faglia Messina-Taormina: nuovo studio fa luce sul sisma più distruttivo degli ultimi 2 secoli in Europa [GALLERY]

Il terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito Messina e Reggio Calabria nel 1908, provocando oltre 80.000 morti, è stato il più distruttivo del XX e XXI secolo in Europa: ecco i risultati di un nuovo studio sulla sua sorgente
terremoto 1908
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Il 28 dicembre 1908, il terremoto di Messina (M. 7.1) ha provocato più di 80.000 morti. Il terremoto di Messina del 1908 è il più distruttivo del XX e XXI secolo in Europa, ma la geometria e la cinematica della faglia che si è rotta sono ancora motivo di dibattito. È stato uno dei primi terremoti in Europa nel periodo strumentale, trasformando lo studio della sismologia, avviando l’interesse nei fattori ambientali dei terremoti in tutto il mondo, che ora sappiamo essere fondamentali per comprendere la geometria e la cinematica di una fonte sismica”, scrivono gli autori di un nuovo studio, tra cui A. M. Michetti (Università degli Studi dell’Insubria, Como) sul devastante sisma che ha colpito Messina e Reggio Calabria nel lontano 1908.

L’epicentro è stato localizzato nel Graben dello Stretto di Messina, d’accordo con gli effetti ambientali mappati”, scrivono gli autori dello studio, pubblicato su Nature, che sottolineano come “le sorgenti modellizzate contenute nella letteratura non coincidano strettamente con le faglie identificate attraverso dettagliate mappe geologiche e geomorfologiche”. “Al contrario, è noto che le faglie capaci ben mappate intorno allo Stretto di Messina, localizzate sia sulla terraferma che al largo, coincidano con le compensazioni della stratigrafia del terreno. Queste compensazioni si saranno sviluppate a causa della ripetuta fagliazione che bilancia la superficie nel corso del tempo, quindi il fatto che non siano state modellizzate in dettaglio è una chiara omissione nello studio di questo grande terremoto”, sostengono gli autori, il cui obiettivo è stato quello di confinare la posizione, l’immersione e lo slittamento della faglia che si è rotta nel 1908, utilizzando le misure di livellazione dal 1907 al 1909.

“Diversi modelli precedenti hanno tentato di risolvere il dibattito di lunga data su quale sorgente sismogenetica potesse aver prodotto il terremoto di Messina del 1908. Noi dimostriamo per la prima volta che la qui chiamata Faglia Messina-Taormina è probabilmente la sorgente per il terremoto più distruttivo registrato in Europa nel XX e XXI secolo. Il riesame dei dati di livellazione dal 1907 al 1909 svela lo slittamento sulla faglia capace con un’immersione ad est di 70° e una profondità dip-slip di 5 metri, con lo slittamento che si è propagato alla superficie del fondale marino, con la rottura superficiale localizzata al largo sulla Faglia Messina-Taormina”, scrivono gli autori.

Gli autori sperano che i loro “risultati diano nuovo impulso agli studi dei resoconti storici dei terremoti passati” e che “possano fornire nuovi parametri per i modellizzatori degli tsunami, cercando di ottenere nuove informazioni su un’altra questione da molto tempo dibattuta riguardo lo tsunami che si è verificato dopo il terremoto del 1908. Non vi è, infatti, accordo sulla causa dello tsunami; alcuni autori propongono un’importante frana sottomarina come causa del maremoto, mentre altri la escludono. Un’ipotesi alternativa suggerisce una causa composita, con uno spostamento cosismico del fondale marino insieme ad una notevole frana sottomarina all’interno dello Stretto di Messina”, riportano gli autori dello studio.

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