“The Shed” è un centro culturale dedicato alla produzione e presentazione di tutti i tipi di arti dello spettacolo, arti visive e cultura popolare. The Shed, che tradotto significa “Il Capannone”, è progettato per trasformarsi fisicamente per supportare le idee più ambiziose degli artisti. L’edificio di base, composto da 8 livelli, include due livelli di spazio espositivo, un teatro versatile, una sala prove, un laboratorio creativo e uno spazio eventi skylit. Un guscio esterno si distende dalla sua posizione sull’edificio di base e scivola lungo binari su una piazza adiacente per raddoppiare le dimensioni dell’edificio per performance, installazioni ed eventi a grande scala. Le grandi ruote di acciaio che permettono al guscio di muoversi sono state fabbricate a Monfalcone (Gorizia) da Cimolai.
L’architettura
Quando dispiegato, il guscio esterno dell’edificio crea una hall di 1.600m² con luce, suono e temperatura controllati, che può servire per una varietà di usi. La hall può accogliere un pubblico di 1.200 persone sedute o 2.700 in piedi. Lo spazio flessibile in due gallerie adiacenti dell’edificio di base permette di estendere il pubblico della hall fino a 3.000 persone. Grandi porte operabili al livello della piazza permettono il coinvolgimento delle aree pubbliche ad est e a nord.
Quando il guscio esterno dello Shed è annidato sull’edificio base, la piazza di 1.810m² è uno spazio pubblico aperto che può essere utilizzato per la programmazione all’aperto e la facciata esterna può fungere da sfondo per la proiezione, come potete vedere dalle foto contenute nella gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo. La piazza è dotata di energia elettrica distribuita per le funzioni all’aperto.
The Shed e New York
The Shed, che ha aperto il 5 aprile, è in grado di espandersi e contrarsi facendo scivolare la struttura esterna su binari. Il suo sistema cinetico è ispirato dal passato industriale della High Line e della West Side Railyard. Attraverso l’uso dei convenzionali sistemi di edilizia per la struttura fissa e adattando la tecnologia della gru a ponte per attivare il guscio esterno, l’edificio è in grado di ospitare programmazioni a grande scala sia all’interno che all’aperto. The Shed trae ispirazione dal Fun Palace, l’edificio concepito dall’architetto britannico Cedric Price e dal direttore di teatro Joan Littlewood negli anni ’60 ma mai realizzato. Come il suo precursore, l’infrastruttura aperta di The Shed può essere flessibile per un futuro non ancora conosciuto e pronta alle variazioni dei media, della tecnologia e delle esigenze in evoluzione degli artisti.
Gli spazi sul retro di The Shed, che includono uffici, camerini e depositi, sono posizionati al livello 1 e ai livelli inferiori della torre residenziale al centro di Hudson Yards, sulla West Side di Manhattan. Questo permette che il volume dell’edificio base di The Shed sia destinato allo spazio per l’arte. L’opera è progettata dallo studio Diller Scofidio + Renfro, in collaborazione con Rockwell Group.