I topi stanno conquistando New York. Questo è il titolo perentorio di un articolo del New York Times, che rivela che la Grande Mela – da sempre costretta a convivere con i ratti – negli ultimi anni si trova davanti ad una infestazione che si è allargata esponenzialmente, diffondendosi in quasi ogni angolo della città.
Rispetto all’anno precedente gli avvistamenti di topi segnalati alla linea diretta della città sono saliti di quasi il 38%, arrivando a quota 17.353, dai 12.617 del 2014. Sempre nello stesso periodo, il numero di volte in cui le ispezioni sanitarie comunali hanno rilevato segni attivi di ratti è quasi raddoppiato. Secondo la valutazione degli esperti, una delle ragioni dell’aumento è da rintracciare soprattutto nel boom edilizio della città, che sta spingendo gli animali fuori dalle tane sotterranee dove vivevano.
Inoltre gli inverni più miti, a causa del cambiamento climatico, rendono più facile per i ratti sopravvivere e riprodursi. Anche l’aumento della popolazione e dei turisti contribuisce, infatti vi sono più rifiuti che permettono ai roditori di sfamarsi. “Sono un ex marine quindi non sono schizzinoso, ma questo non va bene“, è quanto riferisce Pablo Herrera, un meccanico 58enne che ha contato fino a 30 topi solo nel suo isolato a Prospect Heights, vicino al Brooklyn Museum.
Ma chiaramente i topi non sono solo un problema per la qualità della vita, ma anche un rischio per la salute. Nel 2017, un’infezione batterica causata dall’urina di ratto, la leptospirosi, ha causato la morte di un residente del Bronx.