Un’indagine condotta da una rete di ricercatori di sei Paesi ha rilevato che il 68% delle aree di protezione ambientale e dei territori indigeni dell’Amazzonia sono minacciati da progetti infrastrutturali, piani di sviluppo economico e attività di sfruttamento della più grande foresta pluviale del mondo: lo rende noto un reportage di Bbc.
Attualmente, ci sono 390 milioni di ettari dedicati alla conservazione ambientale e ai territori indigeni, su un totale di 847 milioni di ettari della cosiddetta Pan Amazzonia. Per identificare le minacce, la Rete amazzonica d’informazione socioambientale georeferenziata (Raisg), sotto il coordinamento dell’ong Istituto socioambientale, ha raccolto dati governativi e immagini satellitari analizzando l’impatto di sei tipi di interventi: opere di infrastrutture di trasporto, centrali idroelettriche, estrazione mineraria legale, estrazione di petrolio, incendi e deforestazione.