Ambiente, Sicilia: raccolte tre tonnellate di rifiuti alla foce del fiume Platani

Al via il progetto HALIKÒS per la prevenzione dell’inquinamento della Foce del Fiume Platani
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L’impegno civico suggella l’inizio del progetto HALIKÒS per la prevenzione dell’inquinamento della Foce del Fiume Platani.

Dopo la conferenza stampa di presentazione del progetto l’associazione ambientalista Marevivo – Delegazione provinciale di Agrigento ha deciso come primo intervento di prevenzione e riqualificazione dell’area protetta di organizzare una giornata ecologica che ha visto coinvolte molte scuole del territorio, in attesa che nel prossimo autunno venga installata la barriera mobile a monte della foce, per bloccare la plastica trascinata dal fiume, prima che si riversi in mare.

Il progetto, realizzato ricordiamo con il sostegno della Fondazione CON IL SUD – Bando Ambiente 2018, punta a preservare e promuovere la Riserva Naturale Orientata Foce del Fiume Platani, area di straordinaria valenza naturalistica, attualmente esposta al rischio dell’inquinamento provocato in gran parte dai rifiuti che il fiume trascina nel suo percorso.

L’area della foce è protetta e affidata alla gestione del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, già partner del progetto, ed è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto che offre spunti conoscitivi di botanica, geologia, biologia, ma anche di storia ed arte, essendo vicinissima al sito dell’area archeologica e dell’antiquarium di Eraclea Minoa (AG).

plataniAbbiamo pensato di avviare il progetto – afferma il delegato regionale di Marevivo Fabio Galluzzo – con una giornata d’impegno civico che vede coinvolti alcuni dei protagonisti principali dell’intervento e cioè gli studenti delle scuole del territorio di riferimento. Riteniamo utile per le prossime azioni progettuali innanzitutto far conoscere ai più giovani il contesto nell’ambito del quale l’associazione lavorerà, affinché possano acquisire le conoscenze necessarie per comprendere e condividere ogni iniziativa che in futuro sarà sviluppata, sia in termini di tutela che di promozione dell’area. Ringraziamo i dirigenti scolastici e gli insegnanti che hanno aderito numerosi a questa giornata, dimostrando di voler collaborare a pieno titolo per la buona riuscita dell’iniziativa, consapevoli che per i giovani ci sarà un ritorno in termini di apprendimento, ma anche di maturità civica. Ricordiamo che la barriera che sarà installata alla foce dalla società Castalia, costituisce un sistema che può divenire pilota per la prevenzione dell’inquinamento di molte altre aree nelle quali sussistono dei corsi d’acqua che le espongono a rischi ambientali; gli oltre due anni di osservazione e raccolta forniranno senz’altro delle informazioni utili sui risultati raggiunti e sulla del sistema utilizzato”.

Nonostante i numerosi interventi già effettuati, anche ieri la raccolta ha evidenziato la presenza di tantissimi rifiuti di ogni genere, tra i quali a farla da padrone è sempre la plastica. Sono state raccolte circa tre tonnellate di rifiuti.

La rimozione è stata complessa perché i rifiuti si trovavano bloccati tra le canne trascinate dal fiume sulla spiaggia; un panorama d’incredibile disarmonia rispetto alla bellezza dell’ambiente naturale.

Come sempre una grande quantità di elettrodomestici dismessi, bidoni, copertoni, bottiglie di plastica laterizi, nascosti tra la vegetazione e che evidenziano la conduzione della pratica d’abbandono indiscriminato che continua a imperversare, nonostante i continui allarmi che provengono da più parti sulla grave degenerazione dell’ambiente alla quale si sta andando incontro.

Alla giornata hanno collaborato oltre alle scuole e agli studenti, la Dott.ssa Olimpia Campo dirigente dell’ente gestore della RNO Foce del Fiume Platani, i Dott.ri Dara e Monteverde dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, che per l’occasione ha liberato nei pressi della spiaggia interessata dalla pulizia, una tartaruga marina della specie tutelata Caretta caretta, riabilitata presso il centro di recupero di Palermo.

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