Nei batteri intestinali – il cosiddetto microbiota – è stata scoperta la possibilità di influenzare l’efficacia dei farmaci presi per bocca, questo attraverso i loro enzimi. Essi possono “digerire” il farmaco modificandolo e producendo, in caso negativo, composti tossici per l’organismo del paziente che lo assume.
Questo è quanto suggerisce l’analisi degli effetti del microbiota in particolare di 76 batteri intestinali su 271 farmaci ad uso orale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nature” da Andrew Goodman della Yale University School of Medicine, a New Haven, in Connecticut.
Ebbene è emerso che almeno i due terzi dei farmaci analizzati vengono ‘intercettati‘ dai batteri intestinali e modificati in vario modo. Pur trattandosi di uno studio preliminare, in futuro si potrebbero utilizzare probiotici o altri trattamenti atti a manipolare il microbiota individuale, per rendere più efficaci certi farmaci o per modularne in modo vantaggioso il metabolismo all’interno dell’organismo.