Una cinquantina di esperti in scienza e tecnologie d’avanguardia provenienti da tutta Europa sono presenti a Napoli, a disposizione delle aziende italiane, per portare informazioni di prima mano sui grandi progetti di ricerca dei prossimi anni. L’evento è organizzato dalla rete degli Industrial Liaison Officer italiani (ILO Network Italia) che, con il supporto di CNR, ENEA, INAF e INFN, svolgono un importante ruolo di collegamento tra le aziende italiane e i laboratori europei.
Quando si parla di impatto dell’industria italiana sui mercati esteri, vengono spesso citati settori in cui il nostro Paese è tradizionalmente molto presente, come quello delle macchine utensili, dell’agroalimentare o della moda. Meno noto è il fatto che, in particolare negli ultimi anni, l’industria italiana è riuscita a ottenere risultati eccellenti anche in un ambito molto competitivo e a elevato contenuto tecnologico come quello delle forniture ai grandi progetti di ricerca europei. Dal superacceleratore LHC del CERN, al reattore dimostrativo per la fusione nucleare ITER in costruzione a Cadarache, ai telescopi europei dell’ESO, per citare solo alcuni esempi. E spesso la quota di ordini che le aziende italiane sono riuscite ad aggiudicarsi sono risultate superiori alla frazione di finanziamento nazionale ai progetti scientifici: un importante risultato che testimonia la vitalità delle aziende italiane e la proficua collaborazione che esse hanno stabilito con gli enti di ricerca italiani ed europei.
Ricercatori, tecnici e imprese italiane si ritrovano così insieme all’Auditorium dell’INAF di Capodimonte per una due-giorni dedicata alla presentazione degli scenari di sviluppo dei grandi progetti scientifici in Europa, e delle opportunità che essi possono offrire alle aziende in svariati settori tecnologici, dalla realizzazione di enormi magneti superconduttori, a quella di pezzi meccanici in grado di operare in condizioni estreme di vuoto e di temperature vicino alla zero assoluto, all’elettronica superveloce che permette di acquisire enormi quantità di dati.