Il Veneto ha sfiorato i +40°C oggi, con la massima di 39+°C a Vicenza, probabilmente un record per giugno. Le altre città della regione, invece, hanno avuto temperature di +36-38°C, secondo i dati dell’Arpav. Il centro meteo regionale non esclude che nei centri urbani si siano raggiunti e perfino superati i +40°C. Per alcune stazioni di montagna, come Arabba dove sono stati registrati +29°C, si tratta di record non solo per il mese di giugno, ma dell’estate degli ultimi 25 anni, addirittura più alte delle massime dell’ondata di caldo del
Gli esperti dell’Arpav hanno spiegato che oggi è stata la giornata di picco di questa ondata di caldo africano e che per domani è previsto un leggero caldo. Circa 4-5°C in meno nelle massime del Veneto e delle regioni nordorientali domani, dovuti allo spostamento dell’asse della cupola anticiclonica. Le minime notturne, tuttavia, registreranno un leggero aumento, provocando grande disagio fisico. Tra le città più infuocate, dopo i +39°C di Vicenza, ci sono i +38°C di Treviso e Verona, +37°C di Padova e Rovigo, +33°C Venezia. E ancora i +36,5°C di Santo Stefano di Cadore, +37°C di Belluno, +31°C di Cortina, +23°C del Faloria (2200 metri), dove fino a maggio erano aperti gli impianti di sci. L’Arpva prevede per il weekend una riduzione del caldo, anche grazie ad una maggiore ventilazione da est che faranno perdere qualche altro grado alle massime.
Le straordinarie elevate temperature esterne di questi giorni stanno causando il blocco dei sistemi di climatizzazione dei tram a Padova. Per questo motivo vengono tolti dalla circolazione e inviati all’officina di manutenzione. Per ragioni di comfort sia dei passeggeri che dei conducenti non è quindi possibile effettuare il servizio. Le corse sono comunque garantite con un servizio sostitutivo di bus. Domani mattina il servizio tramviario sarà svolto regolarmente. Nel pomeriggio potrebbe essere limitato alla sola tratta Sud e sostituito con bus sulla tratta Nord. Informazioni aggiornate saranno consultabili sul sito e sull’app di Busitalia Veneto e del Comune di Padova. Questa problematica dovrà e potrà essere risolta di concerto con il costruttore, attraverso l’adeguamento degli impianti non più adatti alle condizioni climatiche attuali, spiega Busitalia.