La carenza di vitamina D è potenzialmente molto pericolosa e può causare diverse patologie, alcune delle quali notevolmente dannose la salute. In particolare è stato osservato un nesso tra carenza di vitamina D e assunzione di fruttosio: tale combinazione può infatti generare l’insorgenza di danni al fegato, provocando la statosi epatica e la fibrosi interstiziale epatica con attivazione delle cellule stellate epatiche e l’alterazione della lipogenesi, della beta-ossidazione e dell’infiammazione del fegato. Osservazioni analitiche hanno inoltre evidenziato che tale combinazione aumenta l’insulinoresistenza.
Il fruttosio aggiunto alle bevande analcoliche e ai cibi lavorati, così come il frequente riscontro di carenza di vitamina D nell’organismo, sono infatti due elementi considerati causa di lesioni negli organi bersaglio.
I ricercatori hanno generato volontariamente carenza o integrazione di vitamina D, per osservarne le differenze. La pressione arteriosa è risultata aumentata sia in coloro che manifestavano carenza di vitamina D, sia in coloro che assumevano fruttosio, sia nel caso di fruttosio carente di vitamina D. Coloro che risultavano carenti di vitamina D e che avevano assunto fruttosio hanno manifestato resistenza all’insulina.
La steatosi e la fibrosi sono state osservate nei gruppi che manifestavano sia carenza di vitamina D, sia assunzione di fruttosio, sia fruttosio carente di vitamina D. Tutti questi dati sono migliorati quando la vitamina D è stata integrata negli animali.