Il nuovo governo finlandese ha concluso ieri i negoziati sul programma del governo per i prossimi 4 anni, che include un piano per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2035. Si tratta di uno degli obiettivi di neutralità delle emissioni di carbonio più ambiziosi tra quelli dei paesi industrializzati, e arriva in un momento critico, ovvero quando la Finlandia si prepara ad assumere la Presidenza dell’Unione europea a partire dal 1° luglio.
Questa decisione da parte della coalizione di governo di sinistra/verde/centrista fa seguito alle elezioni europee di pochi giorni fa, dove il partito dei Verdi finlandesi ha ottenuto il miglior risultato di sempre per le elezioni europee, ottenendo il 16 per cento dei voti e diventando il secondo partito più grande. Già nelle elezioni generali di aprile – vinte per pochi voti dai socialdemocratici – gli elettori finlandesi avevano fatto del clima l’argomento chiave delle elezioni.
La Finlandia deterrà la presidenza dell’UE dal 1° luglio, in un momento cruciale per gli sforzi climatici dell’UE – il blocco è attualmente indeciso sia sull’obiettivo a lungo termine di riduzione delle emissioni che su un potenziale aggiornamento dell’obiettivo per il 2030, ma i capi di Stato a giugno potrebbero dare un segnale al riguardo. Al vertice sul clima del Segretario Generale delle Nazioni Unite di settembre, i paesi dovrebbero presentare nuovi piani per ridurre le emissioni e rispondere agli appelli urgenti dei giovani e degli scienziati. Attualmente l’UE rischia di uscire a mani vuote da questo summit.