La fascia costiera in Liguria rappresenta un patrimonio di valenza assoluta sia in termini di paesaggio che in termini socio-economici. Un patrimonio che spesso è stato oggetto di interventi improvvisati, di scelte urbanistiche spesso non adeguate, che hanno sottovalutato le criticità legate all’erosione e all’inondabilità marina, con ripercussioni sullo sviluppo sostenibile.
Il Consiglio Nazionale e l’Ordine dei Geologi della Liguria organizzano un convegno per porre l’accento sugli aspetti poco conosciuti riguardanti il fragile equilibrio che regola la fascia costiera, sulla salvaguardia del paesaggio e sugli aspetti normativi e pianificatori attualmente in essere.
Il convegno nazionale “Erosione ed inondabilità dei litorali: effetti sul paesaggio e sullo sviluppo sostenibile della fascia costiera” si terrà a Genova nell’ex Chiesa San Salvatore (piazza Sarzano 9) il prossimo 7 giugno 2019 a partire dalle ore 9.
“E’ l’occasione per ricordare l’evento catastrofico dello scorso 29 ottobre, – commenta Carlo Civelli, presidente Ordine dei Geologi della Liguria – che ha provocato ingenti danni lungo tutta la fascia costiera ligure. A causa di venti di elevatissima velocità si sono formate onde di altezza superiore ai 10 metri, anomale per il mar Mediterraneo. Si è trattato di un evento davvero eccezionale dovuto anche al cambiamento climatico. Sull’erosione costiera e sull’inondabilità del litorale dobbiamo fare sistema, perché questi eventi potrebbero ripetersi. E’ necessaria la prevenzione ma anche la corretta gestione della fascia di territorio interessata da questi fenomeni che generano instabilità sia per quanto riguarda la costa alta che quella bassa. Per questo vorremmo che fossero creati dei tavoli di lavoro in cui coinvolgere le più ampie professionalità con il compito di individuare azioni comuni omogenee per la fascia costiera sia a livello locale che a livello nazionale nel rispetto e nella valorizzazione anche degli aspetti paesaggistici“.
“L’erosione costiera è una problematica non solo ligure, che interessa tutta la costa italiana nel suo insieme, con effetti diretti ed indiretti sull’intero ambiente costiero e criticità elevate in diverse aree della penisola, che riguardano fasce territoriali in alcuni casi ampie fino ad alcune decine di km. – ha detto Francesco Peduto, presidente Consiglio Nazionale dei Geologi – Per affrontarle, comprenderle e mitigarne gli effetti sono necessarie conoscenze e studi tipicamente interdisciplinari, dove le competenze del geologo rivestono un ruolo rilevante: solo per fare un esempio basti pensare al contributo della geologia marina o dell’idrogeomorfologia costiera. Il convegno vuol essere anche uno stimolo nei confronti delle istituzioni e della politica, per affinché questi temi siano tenuti in maggiore considerazione, perché mentre le pianificazioni di settore delle autorità di bacino distrettuali relative al rischio frane e al rischio alluvioni sono state sviluppate in tutto il territorio nazionale, quelle riguardanti il rischio costiero sono ancora quasi del tutto assenti”.
Il convegno prevede due momenti: in mattinata verranno trattati gli aspetti legati alle mareggiate di elevata intensità ed in particolare l’evento che nell’ottobre 2018 ha creato ingenti danni lungo tutto il litorale ligure con pesanti conseguenze socio-economiche; evidenziando come per la gestione del territorio anche in termini di protezione civile occorra attentamente valutare i fenomeni di inondabilità marina e di erosione delle coste.
Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con lo svolgimento di una tavola rotonda alla quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti degli Enti ed Associazioni che ricoprono un ruolo fondamentale per approfondire quelli che sono gli argomenti principali del convegno.