Oggi, venerdì 28 giugno, è avvenuta la demolizione con esplosivo delle pile 10 e 11 del troncone est del viadotto Morandi a Genova.
Necessari solo 6 secondi per fare cadere le pile 10 e 11 del viadotto con l’esplosione di oltre una tonnellata di dinamite. L’operazione ha comportato una serie di chiusure di autostrada (casello di Genova Ovest), strade e limitazioni alla ferrovia. Sono state prese misure straordinarie della protezione civile e sono stati lanciati appelli, da enti come Enac e compagnie di navigazione, per avvertire i viaggiatori diretti al porto e all’aeroporto di muoversi con largo anticipo.
In pochi secondi 20mila i metri cubi di calcestruzzo e acciaio sono finiti a terra. Le due pile si sono piegate l’una verso l’altra e sono cadute in grossi pezzi.
Il piano di evacuazione ha coinvolto complessivamente 3400 persone, tra residenti e domiciliati, che hanno dovuto lasciare l’area interdetta. I cittadini evacuati hanno ricevuto un cartellino identificativo, con un codice numerico, con il quale sono stati assegnati a una delle 8 strutture di accoglienza predisposte dal Comune.
Ecco gli eventi che si sono susseguiti, minuto per minuto, prima dell’esplosione controllata:
Con un sordo boato, la dinamite e il plastico collocati su piloni e stralli hanno fatto collassare la struttura. Forte emozione da parte del sindaco Marco Bucci che con il governatore Giovanni Toti e i ministri dell’Interno Matteo Salvini, dello sviluppo economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta ha assistito all’implosione controllata.
Ore 09:05 – La notizia di anziano ancora barricato in casa ha fatto slittare di qualche minuto le operazioni di brillamento delle cariche esplosive, inizialmente previste per le 9. A seguito di controlli è emerso che l’appartamento in cui la protezione civile pensava si fosse barricato l’uomo era vuota.
Le operazioni di esplosione hanno subito un leggero ritardo anche a causa delle evacuazioni dei residenti della zona limitrofa al cantiere, zona interdetta fino alle 22 di stasera. Sono stati trovati due extracomunitari che guardavano la tv e che hanno affermato di non sapere nulla dell’evacuazione. Una volta informati, sono usciti di loro spontanea volontà.
Ore 08:40 – Arpal ha terminato il posizionamento dei filtri per il monitoraggio di polveri e fibre di amianto che verrà avviato successivamente all’abbattimento delle pile. L’aria aspirata dalle pompe a intervalli di 3 ore verranno analizzate dagli specialisti di Arpal e del centro amianto dell’Asl 3 nel laboratorio dove si trova il Sem, il microscopio a scansione elettronica.
Ore 06:00 – Sono iniziate le operazioni di sgombero degli ultimi residenti nella zona di via Fillak, in previsione dell’esplosione controllata. Le operazioni, coordinate dalla Protezione civile, proseguiranno fino a che tutte le oltre 3.400 persone che vivono nella zona rossa saranno fuori dalle abitazioni. In cantiere, i fochini stanno predisponendo i materiali utili per le “volate” che distruggeranno i due monconi.