Il clima teso tra la Cina e gli USA non accenna a diminuire, infatti il governo cinese ha deciso di aprire una indagine su FedEx per l’errata consegna di alcuni pacchi inviati dal colosso delle telecomunicazioni Huawei, già al centro della “guerra fredda tecnologica” in corso tra Washington e Pechino.
Gli episodi incriminati hanno suscitato molta attenzione sul possibile sospetto di essere parte dello scontro: la Cina ha avviato un’indagine su FedEx che “ha severamente danneggiato i legittimi diritti e interessi dei clienti e violato le norme del settore delle consegne in Cina“, citando l’agenzia di stampa Nuova Cina.
L’accaduto è quantomai singolare, quattro pacchi con documenti inviati da Huawei sono finiti al quartier generale di FedEx a Memphis (Tennessee), invece che agli uffici della società cinese in Asia. FedEx intanto si è scusata per l’inconveniente motivato come errore accidentale. Ma la spiegazione non ha fugato i dubbi della compagnia cinese. “Non penso sia giusto per qualsiasi azienda intercettare o detenere singoli documenti o informazioni“, ha notato Song Liuping, a capo dell’ ufficio legale di Huawei. “Se i nostri diritti sono stati realmente violati, abbiano i diritti legali di difenderci“.