Trenta in più rispetto allo scorso anno. I comuni italiani ‘rifiuti free‘, dove ogni cittadino produce al massimo 75 kg di secco residuo all’anno, sono 547 (505 nel 2018), grazie soprattutto alla crescita del Trentino Alto Adige (25 comuni in più), Emilia Romagna (11 in più), Veneto (che con 10 in più si conferma la regione con il numero più elevato di comuni ‘rifiuti free’) e Piemonte (+10).
L’area del Nord-Est è la più virtuosa (con 294 comuni ‘rifiuti free’ su 547 totali) grazie a un sistema di raccolta e gestione efficace basato, nella maggior parte dei casi, su sistemi consortili, raccolta porta a porta e tariffazione puntuale. Questi i numeri principali di Comuni Ricicloni 2019, l’indagine presentata a Roma a conclusione della seconda giornata dell’EcoForum sull’economia circolare dei rifiuti, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club.
Il 77% di questi comuni virtuosi (pari a 421) si trova al Nord, l’8% (42) al Centro e il 15% (84) al Sud, confermando una situazione abbastanza stabile e senza variazioni significative soprattutto nelle regioni del centro-sud Italia. Tra i capoluoghi di provincia, sono solo tre le città che rientrano nei parametri dei comuni ‘rifiuti free’: Treviso, Pordenone e Belluno. Tra i comuni non capoluogo più grandi ci sono invece Carpi (71mila abitanti) ed Empoli (53mila abitanti).