Si chiama Libra ed è la criptovaluta “progettata per avere un valore stabile e affidabile, ed essere accettata in tutto il mondo“. Si tratta della nuova moneta digitale basata su blockchain che vede Facebook tra i suoi membri fondatori, insieme ad altre realtà attive nel mondo dei pagamenti come Mastercard, PayPal, PayU, Stripe e Visa, a società tecnologiche come Booking Holdings, Ebay, Farfetch, Lyft, Mercado Pago, Spotify e Uber, a player delle telecomunicazioni come Iliad e Vodafone, ad operatori blockchain come Anchorage, Bison Trails, Coinbase e Xapo e ad aziende di venture capital come Andreessen Horowitz, Breakthroug Initiatives, Ribbit Capital, Thrive Capital e Usv, ma anche associazioni e istituzioni accademiche come Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps e Women’s World Banking.
“Le persone saranno in grado di spedire, ricevere, spendere e proteggere i loro soldi, abilitando un sistema finanziario globale più inclusivo“, si legge nel sito dedicato al nuovo strumento, che verrà lanciato “nei prossimi mesi“. L’entità di governo della nuova criptovaluta sarà la Libra Association, una organizzazione indipendente e non-profit con sede a Ginevra, in Svizzera.
E proprio oggi, in occasione della presentazione di Libra, Facebook ha reso noti i suoi piani per quanto riguarda Calibra, una nuova affiliata del gruppo che si pone l’obiettivo di “fornire servizi finanziari che consentano alle persone di accedere e partecipare alla rete di Libra”. Il primo prodotto che verrà proposto dalla nuova società, si legge in una nota della società fondata da Mark Zuckerberg, sarà un portafoglio digitale, il cui lancio è previsto nel 2020.
Dal punto di vista della sicurezza, Facebook spiega quindi che verranno utilizzati “gli stessi processi di verifica e anti-frode che vengono impiegati da banche e carte di crtediti“, mentre per quanto riguarda la privacy “a parte casi limitati, Calibra non condividerà informazioni sull’account o dati finanziari con Facebook o altre terze parti senza il consenso del cliente“.
“Essere in grado di utilizzare il denaro virtuale può avere un importante impatto positivo sulla vita delle persone perché non si deve sempre portare denaro contante, che può essere insicuro, o pagare commissioni per i trasferimenti. Questo è particolarmente importante per le persone che non hanno accesso alle banche tradizionali o ai servizi finanziari. Al momento, circa un miliardo di persone non ha un conto in banca, ma possiede un telefono cellulare“.
“Libra rappresenta la più audace incursione di Facebook nel mondo dei servizi finanziari e dei pagamenti“, ma “non si pone come antagonista ai moderni player del settore finanziario. Ha invece manifestato il proprio interesse a collaborare con loro, come testimonia la presenza di Mastercard, PayPal, Stripe e Visa tra i sostenitori“. E’ quanto affermato da Valeria Portale, direttrice degli Osservatori innnovative payments e blockchain del Politecnico di Milano. “L’obiettivo del progetto è dare accesso ai servizi finanziari agli oltre 1,7 miliardi di adulti a livello globale che sono attualmente ‘unbanked’“, e cioè non hanno un conto bancario, rileva Portale. La nuova moneta dovrebbe essere usata dagli utenti nei negozi virtuali, per inviare denaro e in futuro anche per altri servizi finanziari. A differenza del bitcoin e delle altre criptovalute tradizionali, la moneta virtuale di Facebook sarà una stablecoin, ovvero vincolata 1:1 a monete a corso legale. Libra, precisa ancora Portale, non sarà vincolata solo al dollaro ma a più valute.