Questo mese è risultato molto piovoso e più freddo del normale. Il terzo e ultimo mese della primavera meteorologica, che ricordiamo essere statisticamente uno dei più instabili e piovosi dell’anno, ha mostrato spesso condizioni di tempo instabile o perturbato, con soli 5 giorni di bel tempo e ben 7 giorni di tempo perturbato. Ma questo mese è stato avversato anche dalle basse temperature e di conseguenza anche dalle insolite nevicate a quote medio-basse.
Per abbondanza e frequenza delle precipitazioni maggio si è dimostrato molto simile al mese di aprile, quando però ha fatto freddo solo verso fine mese. Curiosamente le peggiori condizioni meteo si sono verificate in coincidenza dei quattro fine settimana del mese, soprattutto nei primi tre. Se si considera che anche l’ultimo fine settimana di aprile era stato avversato del maltempo, si arriva a contare cinque fine settimana consecutivi con tempo instabile o perturbato. Si chiude così la primavera meteorologica, caratterizzata all’inizio (marzo) da tempo molto mite e asciutto e successivamente da molta pioggia e neve, con alcune giornate di stampo tipicamente invernale sui monti. In passato mesi di maggio simili, cioè sia piovosi che freddi, ce ne sono stati pochissimi, l’ultimo dei quali nel 2013.
Le temperature medie mensili sono risultate da 2.5°C a 3°C inferiori alla norma. Per tutto il mese i valori termici sono oscillati al di sotto della norma, con fasi di freddo anomalo fra il 4 e l’8 e nei giorni 14 e 15. L’unica fase con temperature normali per il periodo si è avuta dal 23 al 26. Lo zero termico è variato fra un minimo di 1280 m del giorno 6 ed un massimo di 2930 m il 27. Temperature medie mensili simili si ebbero anche nel maggio 2013, invece per trovare un mese più freddo di questo bisogna tornare indietro al 1991.
Le precipitazioni totali mensili sono state molto abbondanti, soprattutto sulle Prealpi, dove è piovuto più del doppio del normale (scarto +130%). Sulle Dolomiti, pur altrettanto frequenti, le piogge sono state meno copiose, con scarti fra il 30 e il 70%. Per queste zone tali piogge sono da considerare anomale, ma non eccezionali, mentre per le Prealpi i totali pluviometrici mensili (quasi ovunque superiori ai 300 mm) sono da considerare straordinari, come ad esempio a Belluno, di cui si dispone di una serie storica di 140 anni, dove è stato battuto il record del 1879, sia per il singolo mese di maggio che per il bimestre aprile-maggio. In questo bimestre sono caduti infatti nel capoluogo 654 mm (568 mm nel 1879) ma ancor di più a Feltre (737 mm), a San Martino d’Alpago (777 mm), a Sant’Antonio Tortal (886 mm) e soprattutto a Col Indes di Tambre, dove si sono riversati fra aprile e maggio ben 1024 mm di pioggia. Notevole anche la frequenza delle piogge, con 16-18 giorni piovosi, contro una media di 12-14. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra, ovviamente, esuberi ancora maggiori di quelli già emersi in aprile, con scarti positivi che vanno dal 35 al 90%, fino ad un massimo del 110% a Sant’Antonio Tortal, dove in questi 5 mesi del 2019 è piovuto più del doppio del normale (1156 mm contro 550). La neve è caduta fino a quote medio-basse domenica 5, anche copiosamente oltre i 1000-1500 m, esattamente come domenica 28 aprile (localmente anche nei fondovalle prealpini). In seguito è nevicato ancora, ma a quote via via più alte.
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Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
Le condizioni di maltempo quasi invernale di domenica 5, con pioggia, vento e neve a quote basse. A Passo Falzarego la minima scende a -8.0°C, ad Arabba -5.1°C, a Cortina -1.5°C e a Lamon +0.4°C. Oltre che nelle zone in quota, il vento raggiunge raffiche di 60-80 km/h anche in alcune zone prealpine, come a Quero (77 km/h), Belluno (64 km/h in zona aeroporto) e a Ponte nelle Alpi. A 2000 m cadono in circa 18 ore 40-55 cm di neve fresca (67 cm sul Monte Piana, a 2262 m e 53 cm sul Monte Faverghera). Ma la neve cade copiosa anche a quote inferiori, con 34 cm a Sappada e ben 48 cm ad Arabba (record per questa località per il mese di maggio). Infine da citare i 3 cm di neve fresca ad Arsiè, com’era accaduto solo il 5 maggio 1979.
Il freddo del giorno 7, con minime di -10.9°C a Passo Cimabanche, -8.3°C a Misurina, -6.3°C in Val Visdende, -6.0°C ad Arabba, -5.2°C a Pian Cansiglio e -3.1°C a Santo Stefano. In molte zone dolomitiche vengono battuti i record di freddo per il mese di maggio
Le nuove condizioni di maltempo di domenica 12, con pioggia, vento e neve in montagna. Le raffiche raggiungono gli 86 km/h sul Monte Cesen, 81 a Belluno-aeroporto e 80 km/h a Quero. A 2000 m cadono altri 10-35 cm di neve fresca, mentre a Belluno fra l’11 e il 12 cadono in circa 36 ore 100 mm di pioggia e in località Roncadin (Chies d’Alpago) 137 mm.
In tutto si sono avuti 5 giorni soleggiati, 19 variabili o instabili e 7 giorni di maltempo.