La NASA ha assegnato i primi contratti, per un totale di circa 254 milioni di dollari, per inviare robot sulla Luna fra il 2020 e il 2021, tutto questo in vista di una nuova missione con astronauti. L’annuncio dalla stessa agenzia spaziale sul proprio sito. “Le partnership commerciali contribuiranno ad aumentare l’innovazione e a ridurre i costi per il contribuente americano“, ha dichiarato l’amministratore capo della NASA, Jim Bridenstine.
Le compagnie designate sono tre: la Astrobotic di Pittsburgh, in Pennsylvania, la Intuitive Machines di Houston, in Texas, e la Orbit Beyond di Edison, nel New Jersey. Nella tabella di marci della NASA sono stati già selezionati i primi 12 esperimenti lunari, ed entro la fine dell’estate sceglierà come saranno distribuiti nei tre lander privati. “I primi lanci potrebbero essere nel 2020, in base alla disponibilità dei veicoli commerciali senza equipaggio per il trasporto“, spiega Bridenstine.
Molteplici gli esperimenti che spazieranno dallo studio delle radiazioni sulla superficie della Luna alla composizione del suolo, dall’analisi della quantità di idrogeno e acqua allo studio di atmosfera e campo magnetico lunari. Lander e robot secondo i piani della NASA faranno da apripista per lo sbarco di esseri umani sulla Luna entro il 2024, stavolta per restare.
Bridenstine, forte del budget di quasi 23 miliardi di dollari stanziato alla NASA dal governo americano per il 2020, ha infatti annunciato le prossime tappe dell’esplorazione di Luna e Marte, col programma Artemis.
La NASA, con le agenzie spaziali di Europa, Canada, Giappone e Russia, e con l’aiuto dei privati, costruirà una stazione spaziale in orbita attorno alla Luna. Si chiamerà Gateway, cioè porta. Per la Nasa, “sarà un avamposto per compiere un altro balzo in avanti, quello su Marte“.