L’uso di farmaci inibitori del fattore di necrosi tumorale (Tnf) per l’artrite psoriasica non è collegato a rischio di cancro. Lo afferma uno studio presentato al Congresso europeo di reumatologia (Eular 2019) in corso a Madrid da un team dell’Ospedale universitario di Aalborg, Danimarca.
Lo studio analizza il rischio di cancro primario in oltre 8.000 pazienti con artrite psoriasica trattata con Tnf-i provenienti da Svezia, Danimarca, Islanda e Finlandia. I risultati non hanno mostrato alcun aumento del rischio di tutti i tumori, così come di neoplasie specifiche del sito compresi colon-retto, polmone, melanoma maligno, pancreas, cervello, seno, endometrio e prostata. E’ emerso un significativo aumento dei linfomi maligni osservati all’interno dello studio: è da chiarire se ciò sia dovuto alla malattia o al trattamento con inibitori del Tnf, ma gli esperti segnalano che un eccesso di rischio di linfoma è stato già segnalato per diverse altre malattie reumatiche infiammatorie croniche, addirittura doppio nel caso dell’artrite reumatoide.”Il nostro studio fornisce prove convincenti che l’uso di inibitori del Tnf non aumenta il rischio di cancro in generale nei pazienti con artrite psoriasica” ha detto Lene Dreyer, Aalborg. “Sono ora necessarie ulteriori analisi per valutare se l’aumento osservato di linfomi maligni sia dovuto all’artrite psoriasica o al trattamento con questi farmaci”.