“Per il 42% degli italiani l’immagine degli psicologi è migliorata negli ultimi dieci anni e più di 4 italiani su 10 si sono rivolti per sé o per un componente della famiglia alla figura dello psicologo“. È quanto emerge dall’analisi realizzata dall’Istituto Piepoli sul ruolo degli psicologi in Italia, in occasione del trentennale della regolamentazione della professione. Secondo lo studio, discusso oggi al convegno ‘1989-2019 Psicologo: un professionista moderno al servizio del Paese‘ in corso a Roma, gli italiani che si rivolgono agli psicologi lo fanno per il 35% in una struttura pubblica e per il 47% in una privata. Il 43% dei 2.000 intervistati ritiene che il costo delle prestazioni dovrebbe variare in base al reddito e il 30% sostiene, invece, che dovrebbero essere sempre gratuite. I motivi per cui ci si rivolge allo psicologo sono diversi: per affrontare meglio la vita quotidiana (60%), a causa delle difficolta’ a relazionarsi con figli e familiari (52%), o per disturbi psichici e comportamentali (56%). Tra le note negative e’ da sottolineare la rilevazione per cui, sul campione preso in esame, il 65% degli uomini e il 72% delle donne non ha mai sentito nominare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La figura professionale dello psicologo viene vista come solutrice di problemi, capace di promuovere il benessere psicologico (84%) e di offrire sostegno a scuola (80%). Ed e’ proprio la scuola il luogo dove la maggioranza degli intervistati, 6 su 10, vorrebbe una piu’ forte presenza degli psicologi. Inoltre, l’84% definisce ‘molto o abbastanza fondamentale’ il supporto da parte degli psicologi in caso di violenza su donne, bambini e anziani. “Come emerge da questa analisi e alla luce delle significative novita’ di questi ultimi anni, lo psicologo e’ oggi sempre piu’ al centro dell’attenzione – ha affermato Fulvio Giardina, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) – con nuove sfide, nuove responsabilità, nuove opportunita’ per una professione che vuole essere autorevole e moderna, collaborare con le sue competenze allo sviluppo del Paese, al benessere e alla salute dei suoi cittadini”.