Gli animali più bistrattati da sempre sono indubbiamente i serpenti. Un atavico odio accompagna le due specie in eterno conflitto: l’uomo e i serpenti, poco importa che questi ultimi siano velenosi o meno. Nella Genesi, il primo libro della Bibbia, il serpente inganna Adamo ed Eva che a loro volta cederanno alla tentazione mangiando il frutto proibito. Una maledizione che risalirebbe a circa 3000 anni fa con il serpente da quel momento visto come il simbolo del male. Seguiranno una serie di condanne e persecuzioni, molte delle quali frutto della più insana delle convinzioni umane: l’autoreferenzialità.
I serpenti sono animali con un ruolo e una funzione importantissima nell’ecosistema naturale, ecco perché in modo definitivo dobbiamo sfatare le tante credenze popolari errate, i racconti negativi, le storie storpiate, i falsi miti e le leggende metropolitane, che da epoche immemorabili vedono protagonisti in negativo questi fantastici e bellissimi animali. I serpenti sono dei predatori molto attivi che si nutrono di topi, ratti e altri roditori che potrebbero proliferare eccessivamente creando notevoli danni e problematiche anche e soprattutto all’uomo e alle sue attività produttive. Non occorrono dunque veleni e trappole ma solo il rispetto per degli animali utilissimi.
Nessun animale chiede il conto per il suo ruolo o per le sue funzioni indispensabili offerte paradossalmente anche a chi gli usa violenza, loro forse non sanno cos’è il dio denaro? I serpenti sono amici, nessun odio e nessuna violenza possono riguardare gli animali. Il Creatore ha dato la vita a tutte le creature sulla Terra, l’uomo, nella sua grande intelligenza contaminata da una buona dose d’ignoranza, ha plasmato i suoi comportamenti adeguandoli ai distorti pensieri che ahimè non trovano alcun fondamento scientifico oltre che logico. Non vi è alcuna giustificazione per compiere un “serpenticidio”. I serpenti non mordono mai per “offesa”.
Le giustificazioni alle uccisioni dei serpenti sono tra le più fantasiose e non vale la pena nemmeno ricordarle. La razionalità dovrebbe essere il primo punto di forza per la razza umana ma sappiamo molto bene che l’uomo commette tante di quelle atrocità che non basterebbero chilometri di pagine per raccontarle anche in sintesi. In Calabria, ad eccezione della Vipera aspis hugyi, unico rettile velenoso, tutti gli altri serpenti sono innocui e non velenosi; la vipera ad ogni modo è un animale molto schivo e certamente non ama l’incontro con l’uomo. Da molti anni, spontaneamente, coltivo l’opera di sensibilizzazione ed educazione della popolazione della Sila e non solo, con l’unico obiettivo che è quello di strappare alla morte certa quanti più serpenti possibile.
Gianluca Congi