Sessualità e Contraccezione: quanto ne sanno gli italiani?

Al via #dilloatuasorella, la nuova campagna educazionale di Bayer con La Pina
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Presentati oggi, in occasione di una conferenza stampa alla Triennale di Milano nell’ambito del Festival dell’Amore, i dati del «Rapporto Censis-Bayer» sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani di 18-40 anni e la nuova campagna informativa #dilloatuasorella.

A vent’anni di distanza dall’ultima grande ricerca sulla sessualità degli italiani, abbiamo realizzato con Censis un’indagine per capire come si sia modificata la nostra società nel corso del tempocommenta Giovanni Fenu –  Country Division Head Pharmaceuticals  di Bayer in Italia -.  Grazie a questo nuovo Rapporto abbiamo la conferma che in Italia serve ancora tanta informazione perché non c’è sufficiente consapevolezza sull’importanza della contraccezione, punto cardine per la salute e la qualità di vita di ogni donna. Oggi forniamo una fotografia sui dati che riguardano la Lombardia e, con il contributo di una testimonial d’eccezione – La Pina di Radio Deejay – lanciamo la campagna #dilloatuasorella proprio con l’obiettivo di fare corretta informazione”.

Il «Rapporto Censis-Bayer», incentrato sugli italiani tra 18 e i 40 anni, descrive in maniera dettagliata i comportamenti sessuali, come non si faceva da tempo.

12,2 milioni di abitanti dello stivale hanno una vita sessuale attiva e sono 1,6 milioni quelli che non hanno mai avuto rapporti sessuali.

Il 54,1% delle persone è abbastanza soddisfatto della vita sessuale rispetto alla propria vita in generale; il 41,6% ha una vita sessuale intensa, anche se il 53,4% dei maschi vorrebbe farne di più.

Un capitolo particolare anche su alcune regioni, tra cui la Lombardia dove è presente la percentuale più bassa di italiani con vita sessuale attiva (69,5%) e la più alta di quelli che non hanno attualmente vita sessuale (4,7%).

I dati regionali non si discostano in maniera significativa dal quadro delineato a livello nazionale, è interessante vedere la parola che maggiormente è associata al sesso a livello locale: “complicità” in Lombardia, “amore” in Veneto, “piacere” in Emilia Romagna e “passione” nel Lazio.

 L’indagine non ha solo approfondito la sfera sessuale, ma anche la cultura contraccettiva ad essa strettamente collegata dando un quadro poco rassicurante del nostro Paese.

Il 63,3% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi non protetti, fornendo le seguenti motivazioni: perché non aveva a disposizione un contraccettivo (22,5%), ha deciso di correre il rischio (18,1%), non pensava ci fossero probabilità di una gravidanza (17,9%), la persona con cui era ha detto che andava bene così (15% donne che sale al 22% negli uomini).

Nello studio Censis del 2002 le motivazioni erano differenti: la quota maggiore del campione non usava contraccettivi perché riteneva che essi potessero rovinare la spontaneità del rapporto (24,7%) o ridurre il piacere (20%) e che queste opinioni erano maggiormente diffuse tra gli uomini che tra le donne (rispettivamente il 32,3% e il 18,4% e il 31% e il 10,9%).

“Si tratta di dati comunque preoccupanti se consideriamo che chi risponde è adulto e dovrebbe quindi essere responsabile – spiega la Dottoressa Roberta Rossi, sessuologa e Presidente Federazione italiana di sessuologia scientifica. Per questo continua ad essere importante che donne e uomini si prendano cura della propria salute sessuale. Iniziative come quelle di Bayer che promuovono il benessere delle donne – attraverso la conoscenza e la consapevolezza – sono una necessità sempre più evidente in una società in cui c’è ancora troppa disinformazione”.

Per quanto riguarda la conoscenza dei metodi contraccettivi: il profilattico è il più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola (dall’86,5%, dato che sale al 90,7% tra le donne). In materia di contraccezione il principale influencer per il 69,5% delle persone è il partner. Per le donne il riferimento del medico specialista è quasi importante quanto l’influenza del partner (53,9%). Per la Dottoressa Manuela Farris, specialista in Ginecologia e Ostetricia e membro della Società Italiana di Contraccezione (SIC): “Il ginecologo è una delle figure di riferimento per le donne. Dovrebbe saper fare anche da psicologo in modo da conquistare la loro fiducia e consigliare il metodo contraccettivo più adatto alle loro necessità”.

Per rendere fruibili i dati dell’indagine e diffonderli il più possibile, Bayer ha promosso la campagna informativa #dilloatuasorella che arricchisce, rielabora e contestualizza la ricerca trasformandola, grazie all’ironia de La Pina, in contenuti ingaggianti.

“Da ben 80 anni Bayer è accanto alle donne e si prende cura della loro salute – dall’endometriosi, alla contraccezione, al supporto in menopausa -, continua Giovanni Fenu. La nostra capacità di innovare ascolta i bisogni delle donne che cambiano sempre più velocemente e le nostre soluzioni nella contraccezione seguono l’evoluzione dei tempi”.

 Una serie di video-pillole sarà postata sul canale Instagram My Contraception Italia in cui La Pina dà voce a un puppet con le sue sembianze, raccontando al pubblico i dati più importanti emersi dal Rapporto Censis-Bayer e  invitandolo ad approfondire ogni dubbio sul sito Sceglitu della Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO).

“Sono felicissima di essere la testimonial di una campagna che possa aiutare le donne italiane a conoscere meglio le loro esigenze e a vivere serenamente la vita di coppia, conclude La Pina. Senza contare che mi sono divertita moltissimo a prestare la mia voce a un puppet che mi somiglia alla perfezione. Il mio invito è quindi: cara amica, informati e #dilloatuasorella”.

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