Perché la zona esterna del Sole, l’atmosfera solare, è più calda della superficie? Uno studio dell’Università del Michigan condotto grazie ai dati della sonda Parker, potrebbe rispondere a questa domanda. Tra due anni, la sonda Nasa, sarà la prima ad entrare nell’atmosfera solare per testare la teoria secondo la quale il riscaldamento di questa zona è causato da piccole onde magnetiche che si muovono avanti e indietro all’interno dell’area. La soluzione di questo enigma – spiega Global Science – aiuterebbe gli scienziati a comprendere meglio le dinamiche dello space weather, ovvero il cambio delle condizioni ambientali nello spazio esterno, che influenza la Terra e le nostre tecnologie.
E’ già noto che alcuni componenti dell’atmosfera solare subiscono un riscaldamento preferenziale, vengono cioè riscaldati a temperature diverse: in particolare alcuni ioni più pesanti vengono surriscaldati 10 volte più dell’idrogeno che si trova nella stessa zona. Queste temperature così elevate fanno espandere l’atmosfera solare molte volte il diametro del Sole e sono la causa dell’estensione della corona solare durante le eclissi. La zona inoltre, vede la presenza delle onde di Alfvèn idromagnetiche che si muovono avanti e indietro tra il bordo più esterno e la superficie del Sole. All’estremità più esterna, chiamata punto di Alfvèn, il vento solare si muove più velocemente e le onde non possono più tornare in direzione del Sole. Nel dettaglio, al di sotto del punto di Alfvèn, le particelle cariche vengono deviate e accelerate da onde provenienti da tutte le direzioni.
Il team dell’Università del Michigan, nel tentativo di stimare la zona interessata dal riscaldamento preferenziale, ha esaminato i dati forniti da Parker, in particolare quelli riguardanti l’aumento della temperatura dell’elio vicino al Sole. Questo dato ha permesso loro di misurare il bordo esterno della zona di riscaldamento preferenziale che sarebbe situata a circa 10 o 50 raggi solari dalla superficie della nostra stella. Parker, partita alla volta del Sole nell’agosto del 2018, è la sonda che più si è avvicinata alla nostra stella. Nei prossimi anni, Parker si avvicinerà sempre più al Sole fino a che non si ritroverà al di sotto del punto di Alfvèn. Secondo il parere degli scienziati, la sonda dovrebbe entrare nella zona di riscaldamento preferenziale nel 2021, quando il confine di quest’ultima si espanderà con l’aumentare dell’attività solare.