Un violento terremoto ha colpito la provincia cinese di Sichuan qualche giorno fa, provocando finora almeno 12 vittime e 134 feriti, e le notizie dei tremori sono arrivate anche da regioni a qualche centinaio di chilometri di distanza dall’origine del terremoto. Poco più di 10 anni dopo il terremoto del 2008 che ha scosso la stessa area, Sichuan si è ritrovata colpita da un altro sisma e così sorge spontaneo interrogarsi sulle sue cause: le trivellazioni hanno qualcosa a che vedere con il recente terremoto?
Storicamente, il bacino di Sichuan è spesso colpito da terremoti perché circondato da blocchi di placche tettoniche sismicamente attive. Il lato nordoccidentale del bacino è in continua collisione con l’altopiano tibetano, che si sta muovendo verso sud-est, facendo sì che l’intera regione venga frequentemente colpita da terremoti, riporta Channel News Asia. Nel 2008, l’accumulo di sollecitazioni tra i blocchi ha provocato un devastante terremoto di magnitudo 7.9 a Wenchuan. Il recente terremoto si è originato in un punto tra il bacino di Sichuan e l’altopiano Yunnan-Guizhou. Come il bacino, questo altopiano è un blocco sismicamente attivo che attualmente subisce una forte deformazione e processi di orogenesi, ossia il processo di formazione di un rilievo.
Sono necessari ulteriori studi scientifici e ulteriori analisi per comprendere meglio la relazione tra questo recente terremoto e le attività umane e stabilire se è una di causa-effetto.
Miglior monitoraggio
Sistemi simili sono stati utilizzati anche in occasione dell’ultimo terremoto. Gli abitanti a centinaia di chilometri di distanza hanno ricevuto messaggi di allerta subito dopo la scossa. La sfida principale in questo tipo di sistemi è la velocità e la precisione con cui viene inviato il messaggio. Se serve troppo tempo, l’allerta potrebbe essere meno utile. Un preallarme rapido e preciso è ancora un argomento di ricerca sia per scienziati che ingegneri e richiede un lavoro dettagliato per determinare le cause dell’attività sismica e salvare più vite possibile.