Trentino Alto Adige, 250 ore di lavoro per liberare il rifugio Toni Demetz: pareti di neve di 8 metri [FOTO]

Solo spalare la porta d'ingresso del rifugio Toni Demetz, a 2.685 metri di altitudine, è stata un’impresa: per rendere la porta completamente accessibile circa 10 persone hanno spalato per un totale di 250 ore. Le immagini
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    Credit: Rifugio Toni Demetz Hütte
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Ad un’altitudine di 2.685 metri, nel cuore delle Dolomiti, sorge il rifugio Toni Demetz. In questo periodo dell’anno, la neve non dovrebbe essere un problema per il Toni Demetz, solitamente privo di neve fino ad agosto. Ma quest’anno le nevicate sono impressionanti, come spiega Heini Demetz in un’intervista a STOL. Queste grandi quantità di neve non sono rare e sono opera anche del forte vento intorno al rifugio. “Abbiamo deciso di spalare solo l’area d’ingresso e poi di lasciar fare al sole in questi giorni“, spiega Heini Demetz. La neve, quindi, risplende con il suo bianco tutta intorno alla struttura.

Ma già solo spalare la porta d’ingresso è stata un’impresa: per rendere la porta completamente accessibile circa 10 persone hanno spalato per un totale di 250 ore. Al momento, a fare da cornice all’ingresso l’impressionante altezza di 8 metri delle pareti di neve, come potete vedere dalle foto contenute nella gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo. E pensare che si tratta di un lavoro fatto completamente a mano, perché come spiega Demetz ad una simile altitudine non sono disponibili mezzi per spalare la neve. Anche l’ascensore, che porta gli spazzaneve al rifugio e ritorna a valle la sera, ha dovuto liberarsi dalle masse di neve. Pertanto, per la prima volta quest’anno, gli operatori dei rifugi hanno dovuto camminare per raggiungere la capanna.

Demetz ha annunciato l’apertura del rifugio per il 13 giugno. La neve, tuttavia, porta molta umidità nella struttura, motivo per cui verranno utilizzati estrattori di umidità nell’edificio. Heini Demetz ha trascorso la sua vita nel rifugio Toni Demetz, ma “non ricordavo così tanta neve“, dice.

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