Dire ‘leucemia‘ fino a qualche anno fa significava terrorizzare chi ascoltava. Oggi questa parola, come la malattia, fa sempre meno paura. Grazie alle nuove terapie su misura è possibile selezionare la cura più adatta alle caratteristiche del paziente e della sua malattia, e grazie alla ricerca le leucemie acute, le mielodisplasie e molti tumori del sangue sono diventate malattie più curabili.
La speranza per i pazienti e la consapevolezza della forza della scienza faranno dunque da filo conduttore nella giornata del 21 giugno, in cui si celebra la 14° edizione della Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e istituita permanentemente dal Consiglio dei Ministri. La Giornata sara’ un’occasione speciale per illustrare i progressi della ricerca scientifica e per essere ancora piu’ vicini ai malati ematologici, adulti e bambini, attraverso incontri e manifestazioni di sensibilizzazione e raccolta fondi.
L’importanza di questa giornata si spiega con i numeri: in Italia nel 2018 sono stati diagnosticati circa 30.700 casi di nuovi tumori ematologici, in leggero calo rispetto al 2017. In occasione dei 50 anni di attivita’ al fianco dei malati ematologici e a sostegno della ricerca scientifica, un’ampia delegazione di AIL, composta dai Presidenti delle 81 sezioni provinciali, da esponenti del mondo del volontariato, della ricerca scientifica e da ex pazienti che hanno combattuto la malattia, sara’ ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Sala degli Specchi del Palazzo del Quirinale.
Questa sara’ l’occasione per donare al Presidente il francobollo celebrativo dedicato al cinquantennale di AIL, che si inserisce nell’ambito delle emissioni di carte valori postali del 2019, in particolare tra i francobolli appartenenti alla serie tematica riservata all’assistenza ai malati, “Il senso civico“.
“Questa giornata e’ importante per tutti noi per poter parlare degli avanzamenti della ricerca, delle tante iniziative a supporto dei pazienti e dei loro familiari, e dei progetti futuri“, dice Sergio Amadori, presidente nazionale AIL. “In questi decenni gli avanzamenti della ricerca – continua – hanno cambiato la storia clinica di patologie ematologiche che una volta non davano scampo. Ora sono disponibili per le leucemie acute importanti innovazioni come gli anticorpi monoclonali, e per le mielodisplasie la disponibilita’ di farmaci ‘mirati’ sta diventando sempre piu’ concreta“.
La Leucemia mieloide acuta è ancora una malattia grave e fatale ma si stanno facendo passi avanti nello sviluppo di nuovi farmaci che sembrano promettere bene in termini di prolungamento della sopravvivenza. Nell’arco di pochi anni sono stati approvati, sia negli USA sia in Europa, un numero di nuovi farmaci come non si era visto nei 40 anni precedenti. “La sfida piu’ rilevante per gli esperti e’ ora imparare a usare al meglio questi nuovi farmaci sia per offrire cure il piu’ efficaci possibili ai nostri pazienti che per minimizzarne le tossicita’ e gli effetti collaterali”, spiega Adriano Venditti, Professore di Ematologia e Direttore U.O.S.D. Malattie Mieloproliferative del Policlinico di Roma Tor Vergata.