La Siberia è sempre stata attraversata da grandi incendi boschivi, innescati spesso dai lampi, ma il livello raggiunto quest’anno è eccezionale. Fanno preoccupare anche per l’impatto ambientale e sul riscaldamento globale, a causa delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e delle polveri sottili. Per gli esperti è un disastro che contribuirà ad accelerare lo scioglimento dei ghiacciai dell’Artico. A causa degli incendi, che proseguono da giorni, milioni di ettari sono in preda alle fiamme, soprattutto nelle regioni della Jacuzia, nella Siberia nordorientale, e a Krasnoyarsk e Irkutsk. Le fiamme sono favorite dalle alte temperature, con massime a lungo sopra i +30°C e vengono sostenute dal forte vento che l’incendio autoproduce.
Il fumo ormai ha raggiunto i piccoli villaggi, ma anche le maggiori città della Siberia occidentale, nella regione Altai e negli Urali così’ come a Chelyabinsk ed Ecaterinburg; e spesso ha causato problemi al traffico aereo. Domenica, il fumo ha raggiunto il vicino Kazakistan, dove una “concentrazione di inquinanti che supera la norma” è stata registrata in diverse città, tra cui la capitale Nur-Sultan, secondo il servizio meteorologico kazako.
A parte i timori per la salute della popolazione locale, gli ambientalisti avvertono che gli incendi possono accelerare il riscaldamento globale. “Gli incendi boschivi nella parte orientale del Paese hanno da tempo smesso di essere un problema locale. Si è trasformato in un disastro ecologico con conseguenze per l’intero paese”, ha dichiarato Greenpeace, nella sua edizione russa, in una nota. Secondo il gruppo ambientalista, quest’anno sono stati bruciati quasi 12 milioni di ettari, con significative emissioni di CO2 e riducendo la capacità della foresta di assorbire l’anidride carbonica. “E c’è l’ulteriore problema della fuliggine che cade sul ghiaccio o sulla neve favorendone lo scioglimento perché, scurendo la superficie, ne riduce la riflettività e intrappola più calore“, spiega l’Organizzazione meteorologica mondiale in una nota. Alcuni scienziati hanno pubblicato immagini satellitari della NASA che mostrano le nuvole di fumo che raggiungono le aree artiche. L’esperto di Greenpeace Russia Grigory Kuksin ha affermato che la fuliggine e le ceneri accelerano lo scioglimento del ghiaccio artico e del permafrost – lo strato permanentemente congelato che ha iniziato a sciogliersi – rilasciando gas che rafforzano il riscaldamento globale.