Uno studio svedese suggerisce di bere tra le 7 e le 14 pinte alla settimana (ovvero da mezzo a un litro al giorno) di birra per ridurre il rischio di depressione. Lo studio ha preso in esame soggetti a maggior rischio di depressione, appurando che avevano circa il 70% in più di probabilità di soffrire di sbalzi di umore, prima di iniziare a consumare birra regolarmente.
Ovviamente, la moderazione la fa da padrone: per gli alcolisti pesanti la probabilità ancora maggiore, ovvero l’80% di rischio di soffrire di depressione. Come ha spiegato al giornale britannico The Sun la dott.ssa Katalin Gemes dell’Istituto Karolinska in Svezia, autrice della ricerca, “il rischio di depressione inferiore è dato anche dal consumo in compagnia di birra“, quindi nei pub o comunque in momenti conviviali.
Secondo gli esperti il consumo moderato di alcol può avere un effetto positivo nel rilasciare sostanze chimiche nel sangue, come la serotonina. La birra, inoltre, può anche aiutare a combattere i batteri intestinali, riducendo le infiammazione e altre condizioni legate alla depressione.
Lo studio, pubblicato su Acta Psychiatrica Scandinavica, ha preso in esame 5.000 adulti e le loro abitudini di consumo nel corso di un decennio. La storia, il reddito e l’età sono stati tra i fattori principali presi in considerazione. I risultati sono stati chiari: i bevitori medi, ovvero coloro che non consumano più di 14 pinte a settimana, tendono a godere di una migliore salute mentale. Via libera alla birra dunque, ma tenendo sempre ben presente una parola d’ordine fondamentale: moderazione.