Una giornata trascorsa in spiaggia e poi bolle e bubboni sugli arti: è quanto accaduto ai bagnanti del litorale laziale e toscano, le cui foto sono diventate virali facendo il giro della rete per diversi giorni. Diversi i bambini portati al Pronto Soccorso. All’inizio di era pensato che fossero morsi di pulci, ma l’Asl ha svelato oggi il mistero.
L’insetto che ha causato questa ‘strage’ si chiama ditteri culicidae ed è una zanzara tigre. E’ il risultato delle indagini condotte dall’Istituto zooprofilattico sperimentale su incarico della Asl di Viterbo e Roma 4 di Civitavecchia dopo le tantissime segnalazioni dei giorni scorsi. I “bubboni” su gambe e braccia hanno interessato diverse spiagge, da Sant’Agostino, nel viterbese, a Fregene, e inoltre altre località di mare tra le quali Maccarese, Orbetello, Pescia Romana, Marina Velka, Sabbie Nere, Cerenova, Marina di San Nicola.
Come si legge in una nota della Asl Roma 4, “A seguito del sopralluogo effettuato dai ricercatori, giovedì 4 luglio sulle spiagge di Sant’Agostino, sono state posizionate delle trappole con aspiratori per artropodi ematofagi, al fine di individuare gli insetti responsabili delle punture ai bagnanti. Gli esemplari catturati al calare del sole sono ditteri culicidae, ovvero zanzare”.
Ecco le indicazioni che la Asl ha diffuso per evitare di essere punti, soprattutto da questo tipo di insetto: “Al tramonto si raccomanda di indossare pantaloni lunghi e chiari e di utilizzare i repellenti. Gli insetti colpiscono solo all’imbrunire. Vista l’area, le disinfestazioni sarebbero dannose per l’ambiente. Questo tipo di zanzare punge generalmente le parti basse del corpo”.
L’Istituto zooprofilattico effettuerà a breve nuove ispezioni, avvalendosi di esperti dell’Istituto superiore di sanità, per debellare gli insediamenti delle larve dell’insetto.