A caccia di esopianeti con le onde gravitazionali

"Proponiamo un metodo che utilizza le onde gravitazionali per trovare pianeti extrasolari che orbitano attorno a stelle nane bianche binarie"
MeteoWeb

La missione Lisa potrebbe individuare gli esopianeti che orbitano intorno alle nane bianche nella Via Lattea  e nella vicina Nube di Magellano. E’ il risultato di uno studio condotto dal Max Planck Institute, dall’Albert Einstein Institute e dalla Cea. Lisa, (Laser Interferometer Space Antenna), è una missione parte del programma Cosmic Vision dell’Esa, erede di Lisa Pathfinder, che partirà nel 2034 e resterà operativa per cinque anni. Sarà composta da tre satelliti e rileverà le onde gravitazionali generate da sistemi di stelle binarie all’interno della nostra galassia, da buchi neri supermassicci in altre galassie e dalla fusione tra buchi neri supermassicci. Secondo gli scienziati, Lisa, con i suoi sensori, potrebbe essere in grado di individuare pianeti con massa fino a 50 volte quella della Terra.

Negli ultimi 20 anni – spiega Global Science – sono stati scoperti più di 4000 pianeti in orbita attorno a una grande varietà di stelle. Fino ad ora, le tecniche utilizzate per trovare e caratterizzare questi sistemi  si sono basate sulla radiazione elettromagnetica e si sono limitate alle porzioni di spazio vicine al Sole e ad alcune parti della galassia. Secondo gli autori dello studio, queste limitazioni possono essere superate grazie allo studio delle onde gravitazionali. «Proponiamo un metodo che utilizza le onde gravitazionali per trovare pianeti extrasolari che orbitano attorno a stelle nane bianche binarie – afferma Nicola Tamanini, uno degli autori della ricerca –  Lisa misurerà le onde gravitazionali provenienti da migliaia di sistemi binari composti da nane bianche: quando un pianeta orbita attorno a una coppia di nane bianche, il modello delle onde gravitazionali osservato sarà diverso da quello di un sistema binario senza un pianeta. Le forme assunte dalle onde gravitazionali ci permetteranno di scoprire gli esopianeti».

Lisa andrà quindi ad osservare una popolazione di esopianeti inesplorata da altre missioni. Se questi sistemi verranno individuati, gli scienziati otterranno nuove informazioni per sviluppare le teorie sulla formazione e l’evoluzione dei pianeti. Non solo, Lisa potrebbe fornire altri dati come quelli sul tasso di sopravvivenza dei pianeti alla fase di gigante rossa attraversata dalla loro stella madre.

Condividi