Il parere del Consiglio superiore di sanità sulla cannabis terapeutica è sul tavolo del ministro della Salute e, a quanto apprende l’Adnkronos Salute, per gli esperti che l’hanno redatto la cannabis ad uso medico “non è un farmaco, non è stata sottoposta ai controlli dell’Ema o dell’Aifa e non può quindi considerarsi una cura“. Inoltre, secondo il parere emesso dalla V sezione del Consiglio superiore di sanità, “non ci sono sufficienti studi e trial che hanno testato le reali capacità antidolorifiche“: per questo, suggeriscono gli esperti del Css, “occorre una sperimentazione“.
Lo scorso anno il ministro della Salute Giulia Grillo aveva visitato lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, dove viene prodotta la cannabis ad uso medico utilizzata in Italia, sottolineando in quell’occasione la volontà “di fare ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis ad uso medico per garantire la continuità terapeutica”. Ora il parere del Css potrebbe dare una svolta.
La possibilità di avviare una sperimentazione sulla cannabis ad uso terapeutico trova una sponda favorevole in Giuseppe Remuzzi, presidente della sezione V del Consiglio superiore di sanità. “Sono d’accordo nel farla e farla bene – spiega Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, all’Adnkronos Salute – non possiamo considerarla la ‘panacea’ senza verifiche serie e accurate. Credo che la sperimentazione sia una cosa buona per tutti“.
Cannabis: “Non è un farmaco, non può considerarsi una cura”
La cannabis ad uso medico "non è un farmaco, non è stata sottoposta ai controlli dell'Ema o dell'Aifa e non può quindi considerarsi una cura"
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