Il Direttore Generale della FAO ha lanciato oggi il suo appello più forte affinché vengano adottate misure più incisive nel combattere la pandemia globale di obesità, appellandosi ai paesi perché adottino politiche fiscali e legislative per promuovere regimi alimentari più sani.
“È incredibile ma è difficile trovare e acquistare cibo sano nelle nostre città oggi” ha affermato Graziano da Silva, aggiungendo che esistono diversi strumenti politici per migliorare la disponibilità e la capacità di acquistare cibo sano.
Graziano da Silva ha fatto queste dichiarazioni ricevendo il Nutrition Inspiration Award dalle mani dei due vincitori del Premio Mondiale per l’Alimentazione 2018, in riconoscimento dell’ambizione di una vita “non solo per ridurre la malnutrizione, ma per cancellarla completamente”.
Il riconoscimento da parte dell’Alleanza Mondiale per una Nutrizione Migliore (GAIN) premia individui che hanno contribuito in modo eccezionale al miglioramento della nutrizione globale ed è stato consegnato al Direttore Generale durante una cerimonia presso la sede della FAO a Roma.
Graziano da Silva ha un’esperienza “personale, nazionale e globale nella lotta alla fame e ha ispirato innumerevoli altri a seguire la sua guida” ha affermato Lawrence Haddad, Direttore Esecutivo di GAIN, che dal 2002, anno della sua fondazione, collabora con partner, stakeholder e decisori politici per rendere scelte alimentari più sane anche più convenienti, reperibili e attraenti.
L’evento di oggi è stato presieduto da David Nabarro, alto funzionario ONU e al momento responsabile dell’iniziativa Dialoghi sui Sistemi Alimentari, che si occupa di organizzare e promuovere opportunità di confronto di alto livello tra un ampio spettro di stakeholder per rafforzare la comprensione, incoraggiare l’allineamento e accelerare la trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari. Nabarro e Haddad hanno vinto il prestigioso World Food Pize lo scorso anno.
In un messaggio video, Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ricordato che Graziano da Silva “ha reso la nutrizione un obiettivo strategico della FAO”, aggiungendo di puntare a continuare a collaborare “sull’eredità del lavoro svolto” con Qu Dongyu, che il prossimo mesesuccederà a Graziano da Silva alla testa della FAO.
Le diete non salutari e la malnutrizione sono responsabili di circa un terzo dei decessi e le malattie non trasmissibili, causate in larga parte da un’alimentazione di bassa qualità costano al mondo più di 7 trilioni di dollari ogni anno, ha affermato Ghebreyesus. “Fare finta di niente porterà solamente ad un peggioramento della salute, a maggiori ambientali e a maggiori costi” ha aggiunto, sottolineando che “questa è una sfida che dobbiamo affrontare assieme”.
All’evento sono inoltre intervenute personalità di alto livello della FAO, del Global Panel on Agriculture and Food Systems for Nutrition (GLOPAN), di NCD Alliance e di Scaling Up Nutrition (SUN).
Maggiori sforzi per una alimentazione sana
La FAO ha posto la nutrizione in una posizione di primo piano nell’agenda globale ospitando una conferenza internazionale sul tema che ha portato alla Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione, e favorendo l’adozione della Decade ONU per l’Azione sulla Nutrizione (2016-2025).
Negli otto anni del suo mandato alla testa della FAO, Graziano da Silva ha reiteratamente affermato che il mondo produce già cibo a sufficienza per tutti, ma questo non ha portato alla fine della fame, e ha ricordato che nuovi, complessi, problemi relativi alla nutrizione – come l’obesità e le malattie legate all’alimentazione – incombono sul mondo di oggi.
Graziano da Silva ha ricordato che i governi locali e nazionali hanno strumenti per migliorare i sistemi alimentari e ha citato il caso della tassa sullo zucchero di Città del Messico, ricordando che le politiche sui prezzi e i sussidi possono essere tarate e che le città possono promuovere circuiti locali in modo da evitare che si trovino facilmente solo “hot dog e hamburger”. “La mano invisibile del mercato, ha molte altre mani invisibili dietro di sé” ha affermato.
Nabarro ha citato il coraggio necessario per denunciare “le oscenità” e riassunto il messaggio del Direttore Generale dicendo che è “assolutamente sbagliato” che i sistemi alimentari permettano che il cibo non salutare e di basso prezzo diventi l’alimento principale dei poveri.