Eliminare il cancro al polmone come causa di morte: nasce la “Lung Ambition Alliance”

"Lung Ambition Alliance" è una nuova partnership con la coraggiosa ambizione di eliminare il cancro al polmone come causa di morte
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L’International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC), il Guardant Healt, la Global Lung Cancer Coalition (GLCC) e AstraZeneca hanno annunciato la nascita della Lung Ambition Alliance, una nuova partnership con la coraggiosa ambizione di eliminare il cancro al polmone come causa di morte. Il primo obiettivo dell’Alliance è quello di raddoppiare la sopravvivenza a cinque anni per i pazienti affetti da questo tumore entro il 2025.
Ogni 18 secondi, una persona perde la vita a causa del cancro al polmone1 e, solamente nel 2018, per questa malattia sono morte approssimativamente 1,8 milioni di persone.1 Al 40 per cento dei pazienti la malattia viene diagnosticata quando il tumore si è già diffuso oltre i polmoni e la prognosi si è ormai aggravata.2 Oggi, solo un paziente su cinque colpito da cancro al polmone è vivo 5 anni dopo la diagnosi.3

Jesme Fox, Segretario della Global Lung Cancer Coalition, ha commentato: “La Lung Ambition Alliance nasce in un momento cruciale per il cancro al polmone. I progressi scientifici hanno permesso di trasformare la diagnosi, il trattamento e la gestione della malattia. Vi sono, tuttavia, ancora barriere che impediscono di migliorare e accelerare la cura. Come attori della comunità impegnata nella lotta al cancro al polmone, abbiamo la responsabilità di unirci con urgenza al fine di sostenere e proporre le migliori soluzioni ai pazienti”.

L’Alliance unisce competenze specifiche e complementari che includono ricerca e formazione (IASLC), diagnostica (Guardant Health), supporto dei pazienti (GLCC), ricerca e sviluppo di nuovi farmaci (AstraZeneca).
Incrementare la percentuale di screening e di diagnosi precoci, mettere a disposizione farmaci innovativi e migliorare la qualità della cura per le persone affette da cancro al polmone sono le tre priorità identificate dai soci fondatori. I progetti iniziali che l’Alliance intende supportare sono:

1. Early Lung Imaging Confederation (ELIC), un nuovo database globale di screening basato sul cloud, pensato per migliorare la diagnosi e la gestione multidisciplinare del tumore al polmone in stadio precoce. Il progetto si basa sulle crescenti evidenze che supportano l’utilizzo dello screening con tomografia computerizzata (TC) per favorire la riduzione della mortalità.4 Questo insieme di immagini e dati può essere usato per migliorare la costruzione dei modelli di rischio, la diagnosi e gli strumenti diagnostici, proponendosi come nuovo standard globale per la qualità dei dati. In una fase successiva, l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe essere applicata per migliorare ulteriormente l’affidabilità degli strumenti attraverso lo screening con tomografia computerizzata. L’Alliance contribuirà alla raccolta dati, già iniziata nella seconda metà del 2018 da IASCL, per questo database e assisterà nella misurazione degli outcome dei pazienti nelle diverse fasi del percorso di cura (inclusa la diagnosi iniziale, il primo trattamento e il follow up).

Giorgio Scagliotti, Presidente IASLC, ha commentato: “Uno screening efficace è fondamentale per identificare e diagnosticare precocemente il cancro al polmone e altre neoplasie toraciche, con benefici in termini di opzioni di cura disponibili e probabilità di sopravvivenza. L’applicazione di approcci di ‘quantitative imaging’ come ELIC può migliorare l’accuratezza e l’efficienza dello screening del tumore al polmone. La nostra piattaforma si propone di diventare un’importante risorsa globale per i ricercatori e per i team di cura che desiderano ampliare la loro conoscenza. La Lung Ambition Alliance fornirà il focus, l’esperienza e le risorse necessarie per accelerare l’espansione del nostro database”.

2. Major Pathologic Response Project, una raccolta di dati provenienti da studi clinici che possono essere utilizzati per la validazione degli endpoint surrogati e per l’individuazione di biomarcatori predittivi, i quali potrebbero consentire una migliore identificazione delle caratteristiche del tumore. Gli obiettivi del progetto sono quelli di accelerare lo sviluppo di una nuova generazione di trattamenti target e di guidare verso un intervento precoce laddove vi sia un maggiore potenziale di cura.5 L’Alliance aiuterà a raccogliere i dati provenienti da studi promossi da gruppi cooperativi e dall’industria farmaceutica, che possono essere utilizzati con le autorità regolatorie in tutto il mondo nella validazione dei dati clinici più importanti.

AmirAli Talasaz, Presidente e Chief Operating Officer del Guardant Healt, ha commentato: “La medicina di precisione sta migliorando la prognosi per alcuni pazienti affetti da cancro al polmone. Noi crediamo che l’approccio alla medicina di precisione possa essere ancora più efficace quando utilizzato nelle fasi precoci di malattia o immediatamente dopo la recidiva. Il Major Pathologic Response Project aiuterà ad accelerare lo sviluppo di opzioni terapeutiche potenzialmente curative, con l’identificazione di endpoint surrogati che possono essere usati per velocizzare studi clinici e nuovi approcci diagnostici – ad esempio la localizzazione del DNA di cellule tumorali circolanti all’interno dei campioni di sangue – al fine di identificare i pazienti con una prognosi peggiore, permettendo una valutazione della risposta terapeutica e un monitoraggio della recidiva routinari”.

3. Initiatives in Lung Cancer Care (ILC2), un bando il cui lancio è previsto nella seconda metà del 2019, che invita le Associazioni dei Pazienti di tutto il mondo a sviluppare e presentare progetti pilota a livello locale che possano trasformare la cura e incrementare la sopravvivenza. Il bando mira a supportare la comunità di pazienti affetti da cancro al polmone, supportando le migliori pratiche multidisciplinari, informando i pazienti sulle opzioni terapeutiche e fornendo supporto alla qualità della vita degli stessi durante e dopo il trattamento. Un comitato composto dai rappresentanti dei membri della Lung Ambition Alliance valuterà e selezionerà le candidature che hanno soddisfatto i criteri per il finanziamento.

Patrick Connor, Vice President e Global Franchise Head, Tumor Drivers and Resistance Mechanisms di AstraZeneca, ha commentato: “Il cancro del polmone è una malattia estremamente invasiva sulla sfera personale e nel mondo gli approcci di cura possono variare molto. Al fine di raggiungere il nostro obiettivo di sopravvivenza, dobbiamo incoraggiare iniziative che affrontino gli ostacoli a livello nazionale e implementino lo screening e la diagnosi precoce, aiutino lo sviluppo di una medicina innovativa e migliorino la qualità della cura. Attraverso l’unione con attori che dispongono di ampie reti globali e di aree distinte ma complementari, in merito al cancro del polmone, ci troviamo nella posizione migliore per dedicarci ai problemi che affrontano questi pazienti”.

L’Alliance promuoverà un’indagine internazionale, guidata da Ipsos MORI, al fine di identificare le barriere locali che necessitano di attenzione prioritaria. I risultati, attesi per l’autunno del 2019, saranno utilizzati per affinare ulteriormente e determinare le priorità della Lung Ambition Alliance. Per informazioni sull’indagine e per sapere come la comunità possa condividere le proprie opinioni visita il sito LungAmbitionAlliance.org.

Lung Ambition Alliance
La Lung Ambition Alliance è una partnership distintiva di differenti organizzazioni, unite nell’obiettivo di eliminare il cancro del polmone come causa di morte. Lo scopo dell’Alliance è quello di accelerare il progresso e apportare un cambiamento significativo per i pazienti affetti da tumore al polmone amplificando le competenze di ciascun partner e dando priorità a progetti di impatto per il raggiungimento di tale obiettivo. I partners fondatori – la International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC), il Guardant Health, la Global Lung Cancer Coalition (GLCC) e AstraZeneca – esploreranno e supereranno le barriere allo screening e alla diagnosi precoce, allo sviluppo di farmaci innovativi e alla qualità della cura, perseguendo una visione ambiziosa riguardo al futuro del cancro al polmone, che inizia con il raddoppiamento della sopravvivenza a 5 anni entro il 2025.

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