“L’eutanasia e il suicidio assistito saranno il banco di prova dei pro life che sono in maggioranza. Meglio che cada il governo che una legge ingiusta’‘. Lo ha detto a ‘In Terris’ il leader del Family day Massimo Gandolfini. “Proprio in questi giorni stiamo dedicando un’attenzione particolare al tema dell’eutanasia/suicidio assistito che l’ordinanza della Corte Costituzionale, con scadenza 24 settembre, ha posto in primo piano – ha spiegato – Ribadendo che siamo fermamente contrari a qualsiasi forma di legalizzazione dell’eutanasia e che consideriamo la legalizzazione o depenalizzazione del suicidio un vero abominio antropologico e culturale, insieme ad altre associazioni cattoliche e a numerosi parlamentari sensibili su questo tema stiamo cercando di fare un fonte unito per bloccare o almeno limitare il danno che alcuni disegni di legge depositati alla Camera di provenienza M5s e Radicali stanno provocando”.
Gandolfini ha sottolineato poi che si lavora a “una grande manifestazione di piazza nei primi giorni del settembre prossimo“, il cui obiettivo è quello di dire ad alta voce che “il popolo italiano si oppone alla ‘cultura dello scarto’ come vuole Papa Francesco”. “Contemporaneamente stiamo lavorando con i partiti: ognuno dica chiaramente da che parte sceglie di stare così che ogni cittadino faccia con chiarezza la sua libera scelta – ha concluso – Chi sta dalla parte dell’eutanasia e del suicidio legalizzato non raccoglierà mai il sostegno del Family Day. A chi vi si opporrà chiediamo il coraggio e la forza della coerenza fino in fondo: su un tema così vitale, delicato, dirompente può valere la pena di far cadere il governo, come misura estrema“.