Da Londra il progetto per una Notre-Dame provvisoria: “Pronta in 6 mesi” [GALLERY]

La struttura, in legno bruciato completamente ignifugo come "simbolo di resistenza", verrebbe realizzato in sei mesi: "E' tutto smontabile e riutilizzabile"
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Da Londra arriva il primo progetto per la costruzione di una cattedrale temporanea sul sagrato di Notre-Dame. Dopo l’incendio del 15 aprile scorso, il responsabile della cattedrale, Monsignor Patrick Chauvet, auspicò una struttura smontabile sul sagrato per continuare ad accogliere i fedeli durante il periodo di ricostruzione, che secondo l’auspicio del presidente Emmanuel Macron dovrebbe durare almeno cinque anni. Secondo il quotidiano Le Parisien, in edicola oggi, una prima proposta è arrivata dallo studio di architettura londinese Gensler. Anche se al momento non vi è assolutamente nulla di deciso, vista anche l’allerta piombo nella zona.

Siamo rimasti molto colpiti dalla tragedia di Notre-Dame – spiega Philippe Paré, responsabile di Gensler a Parigi – Per noi, è impensabile che non si possa dire messa durante la ricostruzione. Così, in uno spirito di buona volontà, abbiamo voluto proporre questa cattedrale effimera“. La struttura, in legno bruciato completamente ignifugo come “simbolo di resistenza“, verrebbe realizzato in sei mesi. L’esperto assicura inoltre che “tutto è smontabile e riutilizzabile“. Sarebbe in grado di accogliere fino a 800 fedeli per la messa, e potrebbe essere utilizzata anche come spazio polivalente per conferenze, concerti e mercatini. “E’ un progetto flessibile“, conclude l’esperto.

Al momento sembra piuttosto improbabile ottenere il via libera, vista anche l’attuale situazione sul posto. L’altro ieri, un’associazione francese per la difesa dell’Ambiente ha sporto denuncia contro ignoti a causa delle emissioni di piombo causate dall’incendio nel quartiere intorno alla cattedrale, accusando le autorità di aver reagito in ritardo e in assenza di trasparenza. Venerdì scorso, l’Ispettorato del Lavoro ha imposto lo stop del cantiere per “qualche giorno” per applicare le norme in vigore contro il rischio di contaminazione. Mentre due scuole del quartiere, che in questo periodo accoglievano circa 180 bambini per attività ricreative estive, sono state chiuse a titolo cautelativo.

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