Il campionato mondiale di calcio femminile è ormai giunto alle battute finali. Gli Stati Uniti si sono già assicurati la finale con una vittoria per 2 a 1 sull’Inghilterra, nell’attesa di conoscere chi, tra Paesi Bassi e Svezia, sarà la loro avversaria per il titolo. Ma non sono solo le performance atletiche della squadra statunitense ad attirare l’attenzione. Infatti, anche l’esultanza dell’attaccante Alex Morgan dopo un goal proprio contro l’Inghilterra ha scatenato le polemiche a poche ore dall’Independence Day, il giorno del 1776 che segnò l’indipendenza delle colonie americane dal regno della Gran Bretagna.
La 30enne, infatti, si è esibita in un’esultanza diventata subito virale: dopo il goal, Morgan ha simulato il gesto di bere il tè, come a portare una tazza alla bocca con tanto di mignolo alzato. Successivamente, Morgan avrebbe spiegato: “Sento che non abbiamo avuto strada facile in questo torneo e questo è il tè”. Il termine “tea” è spesso utilizzato per riferirsi al gossip, e “sorseggiare il tè” significa “venire a conoscenza del gossip, dell’informazione”.
Tuttavia, il gesto di Morgan ha creato svariate ipotesi sul suo significato. Per l’opinione pubblica potrebbe essere un colpo alla passione degli inglesi per il tè, un riferimento alla facilità con cui Morgan ha segnato, un omaggio al Boston Tea Party del 1773 (le proteste politiche contro le alte tasse sul tè prima della Rivoluzione Americana) o semplicemente il fatto che il goal sia arrivato il giorno del suo 30° compleanno. Il giornalista britannico Piers Morgan l’ha definita una “dichiarazione di guerra”, mentre Hillary Clinton si è congratulata con la squadra per “essersi guadagnata quel tè”.
Sicuramente il “brindisi” di Morgan ha colpito nel segno. È facilmente immaginabile che ci fossero molti bollitori in azione nel Regno Unito mentre 11,7 milioni di persone seguivano la semifinale, secondo la BBC.