Una potente ondata di caldo africano ha mandato in frantumi moltissimi record di temperatura negli stati dell’Europa centro-occidentale, soprattutto in Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi, che hanno tutti superato, anche abbondantemente, la soglia di +40°C. Anche Lussemburgo e Regno Unito si sono avvicinati a tali valori. Questa ultima ondata di caldo, causata da un blocco ad omega che ha permesso l’afflusso di una massa d’aria estremamente calda dal Nord Africa, segue l’altro evento di intensità estrema di un mese fa, che l’ha trasformato nel giugno più caldo di sempre. In quel caso, la Francia aveva toccato i +46°C!
Clare Nullis, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, ha dichiarato che le ondate di caldo sono il “tratto distintivo dei cambiamenti climatici”. Questi eventi estremi “stanno diventando più frequenti, stanno iniziando prima e stanno diventando più intensi. Non è un problema che andrà via”, ha aggiunto. L’ondata di caldo del 26-28 giugno scorso in Francia è stata di 4°C più calda di quanto sarebbe stata un’ondata di caldo a giugno nel 1900, secondo il World Weather Attribution, un nuovo programma internazionale che aiuta la comunità scientifica ad analizzare la possibile influenza della crisi climatica sugli eventi meteo estremi.
Uno studio pubblicato quest’anno dallo Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo sostiene che l’ondata di caldo sul Nord Europa del 2018 sarebbe stata “statisticamente impossibile” senza i cambiamenti climatici guidati dall’attività umana. Gli scienziati credono che queste ondate di caldo siano strettamente collegate all’emergenza climatica e che saranno molte volte più probabili nei prossimi decenni.
Lo scorso mese, il Potsdam Institute for Climate Research ha affermato che le 5 estati più calde dell’Europa dal 1500 si sono verificate tutte nel XXI secolo, nel 2002, 2003, 2010, 2016 e 2018. I record mensili ora stanno cadendo 5 volte più spesso di quanto accadrebbe in un clima stabile, sostiene l’istituto, aggiungendo che è “una conseguenza del riscaldamento globale causato dall’aumento di gas serra provenienti dalla combustione di carbone, petrolio e gas”.