Anche i batteri intestinali, probabilmente, hanno un ruolo chiave nello sviluppo della sclerosi laterale amiotrofica. Nel corso di un duplice studio su topi e su pazienti si è visto che la malattia si associa, ed è preceduta, ad alterazioni del microbiota intestinale. Resa nota sulla rivista Nature, la ricerca suggerisce che queste alterazioni del microcosmo di batteri intestinali provochino uno sbilanciamento di molecole protettive per il cervello. Lo studio è stato condotto da Eran Elinav del Centro di ricerca sul Cancro tedesco (divisione Cancro-Microbioma), ‘DKFZ‘, presso Heidelberg ed ha dimostrato in via preliminare che reintegrando i batteri carenti nell’intestino degli animali malati (o reintegrando una molecola prodotta da questi batteri, la ‘nicotinamide’) si può rallentare la progressione della malattia. La sclerosi laterale amiotrofica è una grave malattia neurodegenerativa che colpisce i neuroni motori e porta il paziente alla paralisi e nella maggior parte dei casi alla morte in pochi anni dalla comparsa dei primi sintomi. E’ una patologia complessa nella quale entrano in gioco diversi fattori genetici e ambientali.