E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Medical Hypotheses un articolo canadese intitolato “Fluid dynamics of cerebrospinal venous flow in multiple sclerosis” (Fluidodinamica del flusso venoso cerebrospinale nella sclerosi multipla).
Secondo il dottor Trevor Tucker, valvole stenotiche immobili ed altre malformazioni ostruiscono il normale deflusso venoso cerebrospinale, con conseguente flusso di reflusso che si combina con il normale deflusso producendo onde di pressione stazionarie nelle vene giugulari interne ed in altre vene cerebrospinali. Si ipotizza che, se la struttura venosa cerebrospinale tra l’ostruzione e le vene cerebrali profonde è sufficientemente non conforme, l’onda stazionaria si tradurrà in un flusso bidirezionale nelle sottili vene cerebrali. Il flusso bidirezionale nelle vene sottili, per periodi di tempo prolungati, causerà disordine nella morfologia endoteliale delle vene e, infine, causerà la rottura della barriera emato-encefalica osservata nella sclerosi multipla.
Questa analisi basata sulla fisica dimostra una correlazione positiva tra le caratteristiche della SM clinicamente osservate con i modelli di flusso previsti e le malformazioni venose che si basano su principi di fluidodinamica che includono influenze di compliance venosa.
Secondo l’autore, l’approccio basato sulla fisica utilizzato in questa analisi fornisce nuove informazioni sulla patologia della SM basata sulla prevista pressione e sui modelli di flusso.
Fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S030698771930386X?fbclid=IwAR3MPq3z-DVAcxPBh_tAl528Q99A149iJ57Yk7C-sxfi4lR-JxBdAcirV4k