Quando si tratta di terrapiattismo e dei suoi “adepti”, le sorprese non finiscono mai e l’ultima follia arriva dalla Spagna. Lo spagnolo Javier Poves, 33 anni, era un calciatore professionista con lo Sporting Gijon e si è ritirato ad appena 25 anni. Ora è il presidente di una nuova squadra di calcio che, neanche a dirlo, si chiama Flat Earth, Terra piatta appunto. La squadra, che prima si chiamava Mostoles Balompiè, milita in terza divisione ma Poves sogna già la Champions League in un salto che non teme davvero alcuna gravità.
“Ho due obiettivi nella vita. Una priorità è conoscere la vera forma della Terra, l’altra arrivare al calcio professionistico, salire sempre più su e raggiungere l’Europa. Il calcio è uno strumento per trasmettere un messaggio, è la scusa. E questa idea si propagherà sui media in base alle azioni straordinarie che faremo. Ma il mio è solo un incitamento, non istigo alla rivoluzione, nessuno deve comprare la mia idea, uso solo il calcio come strumento per diffonderla. Perché la Terra tonda è la più grande trappola della storia, il più alto livello di schiavitù che viviamo nei tempi moderni. Dietro ci sono solo interessi spirituali ed economici. I razzi, quando lasciano Cape Canaveral, si alzano un po’ ma poi si schiantano sul mare. Costano 1,5 miliardi di euro che paghiamo noi e quando ci dicono che c’è un satellite che sta girando nello spazio, stanno rubando una media di 500 milioni di euro. Questo, moltiplicato per i 1.800 satelliti che presumibilmente orbitano intorno alla terra, potrebbe essere il Pil dell’Europa. Ho fatto ricerche per due anni, parlando con geologi, fisici, architetti e sono arrivato alla conclusione che la Terra non è sferica, anche se non posso assicurare al 100% che sia piatta“, spiega Poves in un’intervista ad ‘AS’, facendo sapere che “ci sono tra i 20 e i 40 milioni di ‘terrapiattisti’ al mondo” che la pensano come lui, ritenendo “molto curioso che la Luna piena abbia esattamente la stessa dimensione del Sole, anche se quest’ultimo dovrebbe essere molto più lontano, tra seimila e novemila chilometri o giù di lì. Insomma, quello che ci dicono è roba da Walt Disney“.
Se “quello che ci dicono è roba da Walt Disney”, cosa dire allora delle loro idee? Senza dubbio, oltre i limiti dell’antiscienza e del ridicolo.