Il governatore della California, Gavin Newsom, ha dichiarato lo stato d’emergenza dopo il sisma di magnitudo 7.1 che ha colpito il sud della Stato americano, con epicentro a Ridgecrest, a circa 250 chilometri da Los Angeles. Lo Stato d’emergenza è stato proclamato per la contea di San Bernardino, quella colpita dalla seconda scossa di terremoto. Il 4 luglio Newsom aveva fatto lo stesso nella contea di Kern, interessata dalla prima scossa.
Newson ha anche chiesto al presidente Donald Trump di dichiarare lo stato d’emergenza nazionale in modo da poter inviare piu’ rapidamente gli aiuti e i soccorsi necessari. A quanto afferma il direttore dei servizi di sicurezza della California, Mark Ghillarducci, l’esatta dimensione dei danni provocati dal sisma – classficato dagli esperti come il piu’ grave da vent’anni nello Stato – si potra’ avere solo dopo l’alba. Un ospedale è stato evacuato la seconda volta in due giorni, tra i danni si segnalano diverse condutture di gas rotte e diversi incendi. Attualmente si segnalano solo feriti lievi.
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Il terremoto che ha scosso la California ha spaventato i tifosi che stavano seguendo la sfida di Summer League Nba tra New Orleans Pelicans e New York Knicks al Thomas and Mack Center di Las Vegas. A pochi minuti dal termine i tifosi che gremivano le tribune dell’arena hanno visto oscillare il tabellone e gli altoparlanti presenti nell’impianto costringendo l’arbitro a sospendere l’incontro. Il pubblico è defluito dall’impianto senza incidenti nonostante lo spavento per la potenza del sisma, il più forte degli ultimi 20 anni con una magnitudo 7.1 della scala Richter. E stata sospesa anche la gara Orlando Magic-San Antonio Spurs, cancellata la sfida tra Denver Nuggets e Phoenix Suns.
Terremoto California, esperto INGV: “da accumulo energia, rischio nuove scosse”
“Non c’e’ dubbio che il forte terremoto di ieri sera in California (5:19 ora italiana ndr.), di magnitudo 7,1 della scala Richter e’ collegato a quello di giovedi’ 4 luglio di 6,4. Si tratta di un fenomeno con un meccanismo di tipo trascorrente, cioe’ il movimento della faglia e’ laterale. E’ molto difficile fare una previsione sulla possibilita’ di nuove scosse, pero’ da un punto di vista scientifico quando si rompe una parte della faglia c’e’ un accumulo di energia elastica sotto forma di onde sismiche agli estremi di essa. Ed e’ proprio questo accumulo che potrebbe generare un nuovo terremoto“. Lo ha detto all’Agi il sismologo Alberto Michelini, dirigente di ricerca Ingv, parlando della scossa di terremoto in California con epicentro a Ridgecrest, piccola città di circa 28 mila abitanti. “La zona dell’epicentro – ha aggiunto l’esperto Ingv – che si trova nella California del Sud, quasi al confine con il Nevada, è da sempre considerata un’area sismica anche se in passato non si sono riscontrati tantissimi terremoti. Quello di ieri sera e’ stato molto forte, fortunatamente l’epicentro si trova in una zona non densamente popolata“.