Il supervulcano dei Campi Flegrei protagonista di un test per un nuovo metodo che consente di prevedere, con precisione senza precedenti, come avverrà un’eruzione: combinando fisica e statistica, studia il magma per scoprire come si aprirà la strada nella risalita dalle viscere della Terra.
La ricerca, i cui risultati sono pubblicati su “Science Advances”, è condotta dall’italiana Eleonora Rivalta, che lavora in Germania, nel Centro di Ricerca per le Geoscienze di Potsdam, in collaborazione con Università di Roma Tre e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
“I metodi usati fino ad ora si basano o sulla statistica, analizzando dove sono avvenute con maggiore frequenza le eruzioni precedenti, o sulla fisica, calcolando i percorsi che offrono la minore resistenza al magma in risalita,” spiega all’ANSA Eleonora Rivalta. “Abbiamo combinato i due metodi basandoci sul metodo fisico, ma calibrandolo in modo che sia compatibile con i dati eruttivi“. “Ora faremo altri test per verificare che il metodo funzioni bene per ogni vulcano“.