“Il Rapporto dell’IPCC presentato oggi delinea uno scenario molto allarmante, in particolare perché le temperature medie nell’area del Mediterraneo hanno già raggiunto gli 1,4°C, superando l’aumento medio globale di 1°C e arrivando a sfiorare la soglia limite degli 1,5°C indicata a Parigi alla COP21. È una situazione ad alto rischio che continua ad aggravarsi“, afferma Gianmaria Sannino, climatologo dell’ENEA e responsabile del Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti. A giudizio dell’esperto, “il Report si focalizza sull’impatto del cambiamento climatico sul suolo, evidenziando che gli eventi atmosferici estremi cui stiamo assistendo con ondate di calore e precipitazioni molto intense, stanno causando un grave degrado dei terreni agricoli con conseguenze sulla catena alimentare e sull’uomo“. La situazione è ancor più allarmante, secondo Sannino, “perché il Rapporto IPCC presentato oggi è solo una parte dei Report del Report che prenderà in considerazione anche l’impatto su ghiacciai, montagne e innalzamento del livello del mare in uscita il prossimo autunno”. “In assenza di interventi urgenti e di un radicale cambio di paradigma anche nei consumi alimentari, i Paesi più avanzati rischiano situazioni di stress e depauperamento del suolo molto gravi mentre per altre regioni più povere del Pianeta si arriverà a vere e proprie crisi alimentari, con tutte le conseguenze che ciò può comportare” conclude Sannino.